Le truffe dei Call Center: come proteggersi dal tentato attacco al portafoglio

Le chiamate dei call center possono nascondere delle truffe che se non riconosciute potrebbero svuotare conti e far perdere molti soldi. 

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Telefonate a tutte le ore, nei giorni feriali e nei weekend, i call center non danno tregua agli utenti che si ritrovano a dover rispondere a chiamate inutili troppe volte al giorno. E pensare che alcune di queste telefonate potrebbero essere delle truffe ideate appositamente per sottrarre denaro agli ignari malcapitati. Per non diventare vittime di questi raggiri occorre saper riconoscere i tentativi di truffa e smascherare chi ha cattive intenzioni. Obiettivo primario, salvare il portafoglio!

Le truffe dei call center più facili in cui cadere

La prima regola da conoscere per non cadere vittime di raggiri è non rispondere mai “sì” o “no” durante la conversazione telefonica. Il fantomatico operatore di call center, infatti, chiama la potenziale vittima e inizia ad elaborare domande dirette in cui basta un “sì” oppure un “no” come risposta. Registrando la telefonata, i truffatori saranno in grado di separare l’affermazione dal contesto, estrapolarla ed unirla ad una domanda in una finta registrazione. Sembrerà, così, che l’interpellato abbia accettato un cambiamento di contratto e approvato una nuova sottoscrizione.

Accorgersi immediatamente del raggiro non è possibile. L’utente lo capirà solamente quando arriverà la bolletta di una nuova utenza o qualche altra richiesta di denaro per un contratto mai sottoscritto. La truffa può essere rivelata dal fatto che nella maggior parte dei casi la voce del call center è registrata, adatta per far rispondere solo “sì” o “no”.

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I consigli per evitare i raggiri

Oltre a non approvare mai nulla con un “sì” o un “no”, occorre seguire altri accorgimenti per evitare di essere vittime delle truffe dei call center. La propria identità non deve mai essere rivelata. Qualora venga chiesto “E’ lei la signora/il signor Tal dei Tali” è bene rispondere con un’altra domanda come “Chi parla?” oppure “Cosa desidera?“.

Per riconoscere gli operatori onesti che svolgono il loro lavoro secondo tutte le regole di privacy e tutela del cliente occorre prestare attenzione alla presentazione. Chi è onesto, infatti, riferirà i propri dati personali, il codice di riferimento e segnalerà da dove chiama e qual è il provider che ha commissionato la telefonata. Infine, mai dare seguito ad una voce registrata. Nella maggior parte dei casi si tratta di una truffa.

L’ultimo consiglio per chi possiede un telefono fisso è procedere con l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni. La privacy e la tutela del portafoglio saranno garantiti e nessuna truffa potrà arrivare rispondendo ad una chiamata.

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