Truffe on line, i casi aumentano: sembra il nostro profilo bancario, e invece…

Non si fermano i casi di truffe on line legate al settore bancario. Sempre più segnalazioni sempre più vittime.

Truffa on line
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Le truffe on line procedono spedite, non si placa la furia, per cosi dire dei professionisti del settore, sempre pronti a fare nuove vittime, a colpire ancora e ancora. Le pratiche sono ormai note a tutte, ma questo non vieta a numerosissimi cittadini di cadere in trappola, di farsi condizionare con mail ed sms fasulli e di mettere a disposizione del malintenzionato di turno, praticamente tutto il proprio conto in banca. I casi sembrano aumentare.

I casi di truffe on line legati all’utilizzo del conto corrente di una vittima che inconsapevolmente apre praticamente l porte del proprio home banking non si fermano. Si distinguono due casi, lo smishing ed il phisghing, in alcuni casi abbiamo chiaramente dei malintenzionati che vogliono mettere le mani sui nostri risparmi, a cambiare però è la modalità di approccio di questi nei confronti delle ignare vittime che credono di interagire con la propria banca.

Quali sono le tecniche nello specifico per portarci via soldi

Come detto abbiamo la tecnica definita smishing, in cui il truffatore, il malintenzionato insomma fa pervenire alla vittima un sms in cui è la sua banca a parlare, un sms in cui ogni dettaglio è riprodotto alla perfezione. Nel testo si legge di un accesso non autorizzato al nostro home banking e quindi si chiede un ulteriore accesso per risolvere la questione sicurezza. La vittima attraverso un link completa l’accesso ma il link è fasullo e quindi si farò entrare il malintenzionato nella nostra pagina personale.

Il pishing invece mantiene un approccio meno diretto, non si presenta direttamente la banca con un messaggio fedelmente riprodotto, ma lo stesso stesso istituto in maniera meno formale chiederà un accesso al proprio home banking per completare un aggiornamento di sistema o cose del genere. Effettuando l’accesso tramite il solito link si metterà il malintenzionato, ancora una volta nelle condizioni di rubare i nostri risparmi.

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Ciò che sorprende è che a cadere in certi tranelli del web non sono le persone meno abituate a compiere certe operazioni, ma al contrario quelli che abitualmente gestiscono da remoto il proprio conto corrente. La sicurezza, il sentirsi certi di sapere gestire la situazione, insomma,  spesso, fa brutti scherzi insomma.

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