Prosciutto cotto ritirato dagli scaffali, attenzione: grave rischio per la salute

Attenzione! Ritiro massiccio di diverse vaschette di prosciutto cotto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo di quale si tratta.

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Foto © AdobeStock

A partire dagli alimenti salati, fino ad arrivare ai dolci, sono davvero tanti i prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati, grazie ai quali poter imbandire le nostre tavole. Disponibili in varie forme e dimensioni, in effetti, abbiamo solamente l’imbarazzo della scelta. Allo stesso tempo si invita sempre a prestare molta attenzione alle caratteristiche stesse del cibo che mangiamo, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli inconvenienti.

Fortunatamente in nostro aiuto giungono le autorità competenti, che provvedono tempestivamente ad avvisare le persone, nel caso in cui vengano rilevate contaminazioni di cibi e bevande. A tal proposito ricordiamo che di recente sono state ritirate dal mercato diverse vaschette di prosciutto cotto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo di quale si tratta.

Prosciutto cotto ritirato dagli scaffali, attenzione: ecco di quale si tratta

Rappel Conso, il sito francese di avviso sui prodotti pericolosi, ha di recente informato i consumatori del ritiro delle vaschette di prosciutto cotto Herta. Il motivo? Sospetto della presenza di listeria. Tale prodotto, attualmente in fase di ritiro, è venduto nelle vaschette di prosciutto “Le Bon Paris à étouffée – 6 fette” commercializzate tra il 25 e il 27 agosto 2021 e con data di scadenza 22 settembre 2021.

Sempre Rappel Conso informa che il prosciutto cotto in questione è venduto presso molte note catene di supermercati. Tra queste si annoverano: Système U, Leclerc, Monorpix, Metro, Leader Price, Intermarché, Francap, Atac, Schiever, Carrefour, Casino e Franprix.

Sospetto listeria: che cos’è

Entrando nei dettagli bisogna sapere che la listeriosi è un tipo di infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes. In genere è dovuta all’ingestione di cibo contaminato e pertanto considerata una malattia trasmessa attraverso gli alimenti. Sempre più diffusa nei Paesi occidentali, in alcuni casi può comportare a dover fare i conti con un quadro clinico severo.

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Questo soprattutto in presenza di soggetti fragili, come neonati, anziani, donne gravide e adulti immuno-compromessi. In particolare può manifestarsi sotto diverse forme, dalla gastroenterite acuta febbrile, che in genere si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, a quella invasiva o sistemica.

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