Pensione di invalidità più ricca per molti, ma non per tutti: cosa c’è da aspettarsi

Chi percepisce la pensione di invalidità può beneficiare di una maggiorazione che può portare l’assegno fino a 651,12 euro al mese. Un aumento che non riguarda però tutti. Ecco cosa c’è da sapere.

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La pensione di invalidità è una prestazione economica che viene erogata dall’Inps a favore di quei soggetti a cui viene riconosciuta una inabilità lavorativa e che si trovano in stato di bisogno economico. Una volta accertato il diritto a tale forma di aiuto, quindi, l’istituto di previdenza provvede a erogare 287,09 euro al mese per un totale di 13 mensilità.

In base a quanto deciso dalla Corte Costituzionale attraverso la sentenza numero 152/2020, in alcuni casi è possibile beneficiare di una maggiorazione che permette di ottenere fino a 651,12 euro al mese. Una decisione che ha portato quindi il governo ad estendere tale incremento con il Decreto Agosto a molti, ma non a tutti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Pensione di invalidità più ricca per molti, ma non per tutti: richiesto aumento anche per la fascia 74-99%

Come già detto, chi percepisce una pensione di invalidità può ottenere una maggiorazione che può portare l’assegno fino a 651,12 euro al mese. Questo è possibile grazie alla cosiddetta maggiorazione sociale, o aumento al milione. Quest’ultimo, infatti, può essere applicato a tutti gli emolumenti inferiori al vecchio milione di lire. L’incremento al milione, fino a qualche tempo fa, è stato adottato solamente per i disabili con più di 60 anni di età.

Ora, invece, grazie alla sentenza 152/2020 della Corte Costituzionale, è stato esteso a tutti i portatori di handicap con percentuale del 100%. I ciechi assoluti, sordi e gli invalidi al 100%, pertanto, hanno diritto a questo aumento, senza dover attendere il compimento del 60° anno di età. Per tutti gli altri casi di disabilità, tra cui gli invalidi civili con una percentuale tra il 74 e il 99%, invece, si continua a dover fare i conti con i limiti di tipo anagrafico.

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Proprio gli invalidi parziali 74-99% richiedono, pertanto, che tale aumento venga riconosciuto anche a loro. A tal fine sono vari gruppi hanno deciso di porre attenzione su questo tema, come “Uguali per Sempre” che ha scritto e indirizzato una lettera aperta al Ministro per le disabilità, Erika Stefani, e al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per far riconoscere l’aumento della pensione di invalidità civile. A supportare l’iniziativa c’è anche l’avvocato Isabella Cusanno. Al momento, però, alcuna nulla è cambiato e molto chiedono ancora di poter avere l’aumento.

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