Commercianti senza Pos, il rischio è grosso: col Recovery scattano sanzioni

E’ sempre più raro vedere un negoziante senza Pos. Ma per coloro che ancora resistono, il governo prepara un massiccio piano anti-evasione.

Pos commercianti
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L’incoraggiamento ai pagamenti tracciabili è ormai più che una strategia. Il governo l’ha assunta come vera e propria direttiva nelle operazioni di contrasto all’evasione fiscale. Un piano che, naturalmente, non coinvolge solo i consumatori ma anche i commercianti, invitati ad accettare le transazioni con moneta elettronica per ogni tipo di pagamento. Una programmazione che, nonostante l’utilizzo di qualche incentivo (come il programma Cashback, ora sospeso), non sempre sembra funzionare. Alcuni esercenti, infatti, continuano a non avere una macchinetta Pos all’interno del proprio locale.

Il problema sarebbe da ricercare nelle commissioni, giudicate eccessive dai commercianti. Il piano della riforma fiscale, a ogni modo, passa anche da qui. E il governo Draghi sembra avere tutta l’intenzione di farcelo passare. Ecco perché si profilano delle sanzioni amministrative anti-evasione per coloro che, pur con bonus e incentivi a disposizione, continuano a non adeguarsi alla novità. Al momento un obbligo vero e proprio non c’è ma il discorso sembra comunque essere sul tavolo.

Commercianti e Pos: cosa può accadere a chi non ce l’ha

Con la riforma fiscale, si adeguerà la direttiva anche ai “trasgressori”. Nel senso che, con la programmazione del Recovery Plan che darà di fatto il via alla riforma, prenderanno forma anche le sanzioni. Questo nonostante le perplessità espresse dall’Unione Nazionale Consumatori che richiede una legge piuttosto che una semplice linea guida. Nel frattempo, il Credito d’imposta è già salito al 100%. In questo modo, le commissioni addebitate per le transazioni elettroniche verranno restituite per intero. Una mossa dalla doppia valenza: da un lato si tratta di un incentivo volto a stimolare l’adozione del Pos, dall’altro un modo per capire chi realmente non ne dispone per una strategia di evasione.

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In attesa che tutto prenda forma concreta, i consumatori che dovessero trovarsi di fronte a una problematica simile potranno comunque disporre di alcune vie di fuga. Come ad esempio la segnalazione. Tuttavia, come detto, non esistendo ancora un regolamento preciso, tutto si gioca nell’ambito dell’incentivo. Nel senso che, per incoraggiare alla dotazione di un Pos, il Governo studia sia delle agevolazioni specifiche (specie se si decidesse di acquistare un dispositivo di ultima generazione) che un piano di sanzioni amministrative. L’obiettivo è arrivare al 2024 con un’evasione fiscale ridotta. Il che sarebbe il primo risultato raggiunto. Peraltro il primo della lista.

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