Partite Iva, controlli a tappeto in vista: cos’è l’Operazione Poseidone

Tremano due categorie di professionisti in particolare ma la lente dell’Operazione Poseidone punta a tutte le categorie. Ecco i possibili effetti.

Operazione Poseidone Partite Iva
Foto © AdobeStock

E’ stata chiamata Operazione Poseidone ma di mitologico ha ben poco. E tantomeno ha una qualche affinità con il contesto marino. Piuttosto, qualche allusione potrebbe essere fatta al tridente del dio della mitologia greca, in grado di trasmettere attraverso di esso tutta la sua forza. Ma, molto più concretamente, l’operazione imbastita dall’Inps riguarda questioni molto più prossime ai comuni mortali. Nello specifico, i professionisti che hanno omesso il versamento dei propri contributi alla Gestione separata dell’ente. Una serie di controlli minuziosi, fra i più massicci degli ultimi anni.

Già avviata nel 2010, l’Operazione Poseidone mette nel mirino due categorie professionali in particolare (avvocati e ingegneri) ma riguarderà comunque tutti i professionisti ascritti alla macro-categoria della Gestione separata. A riferirlo è lo stesso Inps che, nel messaggio 2903/2021, fa sapere che l’anno in esame sarà il 2015 e che la procedura di predisposizione delle comunicazioni indirizzate ai titolari di Partite Iva è già stata ultimata. Questo sulla base di una serie di dati incrociati fra Inps e Agenzia delle Entrate.

Operazione Poseidone, cos’è e a cosa mira

Molto semplicemente, l’Operazione Poseidone mira a verificare la corretta posizione contributiva dei professionisti in questione. Un controllo che inizia dalla tipologia di reddito indicata nella dichiarazione e che mira a chiarire se dovessero risultare omissioni sui versamenti presso le casse private e presso la Gestione separata. In caso affermativo, partiranno automaticamente gli avvisi di accertamento dell’Inps. In questo caso, si parla della dichiarazione dei redditi 2016, relativa all’anno d’imposto 2105. Diversi i dati tenuti in considerazione: innanzitutto la mancata compilazione del quadro RR e, infine, il mancato versamento dei contributi. Qualora sussistano entrambe le condizioni, al lavoratore in questione verrà inviato un invito di iscrizione alla Gestione separata dell’Inps, oltre al conteggio dei contributi che andranno versati, sanzioni incluse.

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Per i professionisti che incorreranno nel provvedimento, sarà comunque possibile inoltrare ricorso. Tuttavia, come precisa l’Inps, le contestazioni per gli effetti dell’Operazione Poseidone si tratteranno in base alle sentenze emanate negli anni a seguito della medesima situazione. Ad esempio, il pronunciamento della Corte di Cassazione n. 30344 e n. 30345 del 2017, nelle quali si ribadiva l’obbligo di iscrizione alla Gestione separata anche per gli ingegneri che svolgono un lavoro di tipo subordinato. E anche in caso di effettuato versamento del contributo integrativo. Il quale, da solo, non esonera il soggetto dall’iscrizione.

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