Accertamenti contributivi, tempi duri per due categorie di lavoratori

L’Inps invia le comunicazioni degli accertamenti contributivi per avvocati e ingegneri. Il periodo di contribuzione di riferimento è il 2015.

Accertamenti contributivi
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Sarà un autunno complicato per alcune categorie di professionisti, interessati dagli accertamenti contributivi che l’Inps metterà in atto a seguito della verifica delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2016. L’obiettivo è procedere con gli accertamenti relativi a quanti hanno dichiarato redditi professionali senza compilare il quadro “RR”della contribuzione dovuta alla gestione separata. O che, in altra circostanza, non hanno versato i contributi. L’Inps lo fa sapere nel messaggio n. 2903/2021, spiegando che ai soggetti interessati verranno inviate le richieste di pagamento dei contributi omessi, corredate di sanzioni al 30%.

Saranno due, in particolar modo, le categorie di professionisti interessati. Ingegneri e avvocati, infatti, dovranno mantenere l’allerta in quanto, se nel biennio 2015-2016 figuravano fra gli esclusi dall’obbligo di contribuzione in gestione separata per iscrizione all’Albo, successivamente è stato disposto esattamente l’opposto. In merito agli accertamenti contributivi, l’Istituto ha denominato il tutto “Operazione Poseidone”.

Accertamenti contributivi, tremano ingegneri e avvocati: è l’Operazione Poseidone

Tale nome era stato affibbiato ai controlli relativi all’anno di imposta 2015, che l’Inps ha esaminato minuziosamente accertando una serie di omissioni contributive di soggetti iscritti alla gestione separata come liberi professionisti. Niente di nuovo, in quanto tale controllo si ripete con cadenza regolare a partire dal 2010. Con l’obiettivo di contestare la mancata contribuzione da parte di soggetti che dichiarano redditi da attività di arti e professioni. Dopo aver accertato la mancata contribuzione, l’Inps si fa carico dell’invio degli avvisi di accertamenti.

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Come spiegato dall’Istituto, i controlli riguardano il periodo d’imposta 2015. A ogni modo, come negli anni passati, i soggetti interessati sono coloro che hanno indicato reddito nell’inquadramento RE-LM della dichiarazione dei redditi oppure RH in caso di associazione fra professionisti o società semplice. L’Inps comunica loro l’iscrizione alla gestione separata, qualora non sia stata fatta, con tanto di quantificazione della contribuzione omessa (più sanzioni). Tutte le contestazioni verranno esaminate in riferimento alle recenti sentenze della Corte di Cassazione, nelle quali è stato determinato l’obbligo di iscrizione alla gestione separata in assenza alla contribuzione relativa.

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