Trova in casa vecchi buoni fruttiferi postali: l’analisi approfondita e la clamorosa sorpresa

Un signore anziano ha trovato nella sua abitazione ben 8 buoni fruttiferi postali piuttosto datati. Scopriamo quanto gli è stato riconosciuto al momento del cambio

Buoni fruttiferi postali
Fonte Instagram – bcptatpc

È proprio vero, i tesori più preziosi sono nascosti sotto i nostri occhi e li ritroviamo solo per puro caso. Il fortunato in questo caso è stato Vincenzo Bellanova, originario della provincia di Brindisi, ma residente a Sesto San Giovanni.

Per puro caso ha rinvenuto 8 vecchi buoni fruttiferi postali di 11 milioni di lire (risalenti al 1986) presso la sua abitazione, ma inizialmente non aveva intenzione di approfondire la questione. In seguito, ha cambiato idea decidendo di informarsi per la riscossione dei buoni.

Buoni fruttiferi postali ritrovati in casa: quanto gli ha riconosciuto Poste Italiane

Una volta ricevuta la richiesta di rimborso, Poste Italiane (che attualmente sta cercando nuovi dipendenti) ha effettuato il calcolo e ha comunicato al signore che la cifra maturata ammontava a poco meno di 80mila euro.

Secondo un’analisi più approfondita (svolta dai legali di Bellanova), che tiene conto anche delle recenti decisioni dell’Arbitrato Bancario Finanziario, è emerso che l’importo dovuto era più del doppio, ovvero di 200mila euro.

In pratica l’istituto postale ha applicato i tassi d’interesse che si sono succeduti nel corso degli anni (sempre più bassi a causa della crescita costante dell’inflazione), anziché quelli stampati sul retro del buono.

Per effetto di ciò è scaturita una controversia legale, che il titolare dei buoni ha deciso di intraprendere insieme ad altri risparmiatori nella sua stessa situazione. Poste Italiane è stata quindi citata in giudizio dinanzi al Tribunale di Roma. Il 9 novembre 2021 dopo diversi rinvii dovuti al covid finalmente inizierà il processo.

Al momento quindi è incassato meno della metà della cifra spettante in base al calcolo dei legali del fortunato signore. Ad ogni modo se dovesse spuntarla e ottenere anche la somma restante, una parte sarà comunque devoluta in beneficenza. 

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I proventi saranno destinati alla distribuzione del vaccino covid. Una causa nobile visto il periodo attuale che stiamo vivendo. Ad ogni modo la cifra è talmente importante, che utilizzarne una quota per una causa di pubblica utilità è decisamente appropriato.

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