Twitch: come fare (tanti) soldi con il tuo canale di streaming

Twitch nasce come canale streaming per divulgare contenuti in diretta, e fin dall’inizio è stato utilizzato dai gamers per mostrare i live – e le repliche – con le partite agli ultimi videogiochi, e per condividere così esperienze e abilità.

Streaming, quanto si guadagna?

Twitch è una piattaforma  molto comoda anche per conoscere un videogame prima di acquistarlo, o chiedere consigli ad altri gamers attraverso la chat integrata nel canale. Inutile dire che la scintilla del successo si è accesa immediatamente e che su Twitch ad oggi si possono mandare in onda i contenuti desiderati in ogni ambito.

Essendo una piattaforma che offre un servizio di streaming, supporta praticamente tutti i tipi di dispositivi, dal pc (Windows o macOS) ai cellulari (Android e iOS) e ovviamente le console Playstation, Xbox e NVIDIA, nonché Chromecast e Amazon Fire Tv Stick. Chiunque può guardare gratuitamente i vari canali – subordinati però a messaggi pubblicitari – anche se per usufruire di tutte le funzionalità è necessaria l’iscrizione. I contenuti presenti all’interno sono davvero moltissimi, e si possono gestire creando le cartelle dei preferiti, proprio come succede per i siti web o Youtube. In pratica, questa piattaforma, molto ben strutturata, consente di diventare anche video-blogger e di diffondere i contenuti monetizzando in diverse modalità, sfruttando la community di follower e la loro fidelizzazione.

Come aprire un canale su Twitch, quale attrezzatura serve e quanto costa

Chi vuole aprire un proprio canale può farlo in pochi passaggi: essendo un prodotto Amazon, chi ha già un abbonamento a Prime accede gratuitamente, ma esistono molte funzionalità optional e sottoscrizioni (sub) a pagamento, nonché diversi metodi per effettuare le transazioni monetarie. Tra queste rientrano anche le “donazioni”, che vengono fatte dai follower ai propri streamer preferiti, anche se in questo caso non è la piattaforma a gestire lo scambio ma un servizio esterno: la maggior parte delle volte si tratta di PayPal, che viene utilizzato anche per l’acquisto dei “bit”, una moneta virtuale di Twitch, ideata sempre per sostenere i video-blogger. Naturalmente anche Amazon Pay è incluso tra i servizi utilizzabili per gli scambi monetari.

Aprire un canale è molto semplice e i passaggi richiesti sono simili a quelli di Youtube: iscrizione, e mail, conferma e password, e il canale è pronto: ovviamente ci sono vari step in cui si può cominciare a personalizzarlo e a creare il proprio spazio esattamente per come ci si vuole presentare: sfondi, icone, informazioni e un piccolo trailer da 60 secondi per descrivere e rappresentare l’identità. Per il momento siamo a costo zero: per avere successo su Twitch servono doti personali, inventiva, tenacia, e il saper creare contenuti che attirino i follower, e soprattutto che mantengano vivo il loro interesse nel tempo in modo da indurli a pagare per i sub e a fare donazioni. L’investimento iniziale riguarda l’attrezzatura hardware e software inerente al tipo di video che si vuole realizzare, e saranno necessari oltre ad un buon pc e connessione Internet, una webcam ed eventuale supporto (circa 150,00€), microfono e pop filter (sui 150,00€), green screen e set di luci (sui 200,00€), e altri accessori utili in base al tipo di video che si desidera creare.

Come far crescere il proprio canale e guadagnare su Twitch

Riuscire a farsi notare in un ambiente come Twitch non è molto semplice, e non basta più accendere la videocamera e andare live. Chi desidera guadagnare col proprio canale deve attuare tutte quelle strategie utili ad “acchiappare” follower e indurli ad attivare sub a pagamento. Fondamentale è riuscire ad avere una visione d’insieme della piattaforma e di quali sono gli obiettivi da raggiungere con il canale, e non guasta saper analizzare i dati: esistono dei tool appositi per fare questo e per capire meglio – ad esempio – gli orari più idonei, quali tipi di contenuti mandare in onda e come comportarsi in una live. Anche il concepire tutta quella che è la parte grafica del canale è un fattore molto importante: si possono trovare siti che offrono (a pagamento) la possibilità di realizzare tantissime grafiche, anche animate, per le streaming, così come gli “alert”, le emoji personalizzate, gli stemmi per gli abbonati, e ovviamente il logo del canale.

I tool di Twitch

La piattaforma offre già diversi strumenti per analizzare l’andamento del canale, come ad esempio gli Analitycs, che mostrano il flusso del pubblico, da quali altri canali proviene, ed anche qual è il format e il tipo di contenuto più apprezzato del canale. Con una visione costante dei visitatori medi, il numero di follower, degli abbonati e del tempo totale di streaming si possono ideare strategie e cambiare ciò che non funziona, così da indirizzare sempre meglio il messaggio che si vuole condividere e raggiungere quanti più utenti possibile.

Tool Esterni a Twitch

Oltre ai mezzi offerti dalla piattaforma, si possono utilizzare altri strumenti per migliorare le prestazioni e la qualità dei contenuti video; uno di questi è Twitch Strike, che offre info utili ad esempio su cosa è meglio mandare in onda su Twitch, in quale orario in base al tipo di contenuto e quanti streamer stanno divulgando in un dato momento lo stesso contenuto. Si possono sfruttare anche le funzionalità di Twitch Tracker, che permette di visualizzare le categorie di format in crescita e l’evoluzione della piattaforma in un arco predefinito di tempo.

Oltre all’utilizzo di tool per l’analisi dei dati, espandere la visibilità utilizzando i collegamenti con altri canali (Social, Youtube, Blog, Sito Internet eccetera) è senza dubbio il metodo per far arrivare da ogni dove le visualizzazioni: integrando le notifiche si raggiungono percentuali più alte di follower e si fa sapere ad un pubblico più ampio quando inizia la live. Contemplare inoltre quali canali vedono i follower/abbonati e analizzare i competitor è un altro modo per conoscere le preferenze e la psicologia degli stessi, e utilizzare queste preziose informazioni a proprio vantaggio.

Le modalità di guadagno, una volta avviato un canale visibile, possono essere molteplici: dagli abbonamenti paganti agli abbonamenti Prime e Tear, dagli abbonamenti regalo agli annunci alle donazioni, i vari flussi convergeranno tutti in quello che è il ricavo del “duro lavoro” da streamer.

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Quanto guadagnano gli streamer più famosi al mondo e in Italia su Twitch

Gli appassionati – soprattutto – di videogames sanno già chi detiene i primi posti in classifica nella lista degli streamer più famosi al mondo: parliamo di nomi come Nick Mercs, Tfue, TimTheTatman e Dr Disrespect, personaggi che ad oggi mettono in tasca guadagni milionari. Nick Mercs è considerato il più ricco in assoluto: con i suoi 3 milioni di followers porta a casa la bellezza di oltre 1,5 milioni di dollari all’anno, è seguito da Tfue che ne guadagna circa 1,4 milioni e da TimTheTatman con i suoi 1,3 milioni o poco più; Dr Disrespect si ferma “solo” ad 1 milione. Queste cifre fanno ben comprendere quali siano le potenzialità di una piattaforma d’intrattenimento che, se utilizzata con vero spirito imprenditoriale, può fruttare un vero capitale.

E in Italia? Nonostante la grandissima concorrenza soprattutto statunitense, anche nel Belpaese figurano diversi personaggi che si sono fatti un nome – e anche un bel portafogli – grazie a Twitch, POW3Rtv si piazza al 133esimo posto (ma parliamo di classifica mondiale) con i suoi quasi 2 milioni di follower che gli fruttano 5.000 € al mese circa. A seguire troviamo ilMasseo, con 1.300.000 follower che gli garantiscono un guadagno di 3.000 € al mese, infine ZanoXVII che con più di 1 milione di follower vanta entrate variabili dai 3 agli 8.000 € al mese.

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