Madame, depressione e autolesionismo, quel retroscena che fa preoccupare

Tra le giovani artiste più apprezzate del panorama musicale nostrano. Madame, all’anagrafe Francesca Calearo, ha di recente rilasciato un’intervista che non è passata inosservata.

Fonte: Facebook

Classe 2002, a soli 19 anni Madame, nome d’arte di Francesca Calearo, è una delle cantanti più apprezzate e conosciute del panorama musicale nostrano. Nota per aver partecipato a Sanremo 2021, si è esibita sul palco dell’Ariston con il brano “Voce”, riuscendo ad aggiudicarsi il Premio Sergio Bardotti per il Miglior Testo. Dopo aver iniziato da autodidatta, grazie al brano Anna è riuscita a farsi notare fin da subito, dando così il via ad una carriera all’insegna del successo.

A partire da Sciccherie, passando per Il mio amico, fino ad arrivare a Voce e alla hit estiva Marea, si tratta in ogni caso di brani in grado di colpire dritto al cuore di chi ascolta. Apprezzata per la sua scrittura molta matura e decisa, riesce con i suoi brani a raccontare le sue fragilità, ma anche la sua grande forza e voglia di raccontare la sua identità. Ne sono un chiaro esempio le parole rilasciate dall’artista nel corso di un’intervista video per Noisey, che inducono indubbiamente a riflettere.

Madame, la giovane artista tra il successo e la forza di essere fragili

Photo by Jacopo M. Raule/Getty Images

Tra le artiste emergenti più promettenti e apprezzate del panorama musicale nostrano, Madame è già riuscita, a soli 19 anni, a calcare il palco dell’Ariston e raggiungere traguardi molto importanti. Oltre al premio Sergio Bardotti, infatti, la giovane artista è riuscita in poco tempo a scalare le classifiche di Spotify, ottenere il certificato di disco d’oro, ma anche di platino e collaborare con artisti particolarmente noti come ad esempio Marracash e Negramaro. Non è dato sapere a quanto ammontino per l’esattezza i suoi guadagni, ma visto il suo grande successo è facile ipotizzare che si tratti di cifre non affatto indifferenti.

Come spesso accade, però, non è tutto oro quel che luccica. Dietro ad una grande notorietà ed artista di successo, infatti, possono nascondersi delle fragilità. Lo sa bene Madame che, proprio attraverso le sue canzoni, cerca di instaurare un rapporto diretto con chi l’ascolta. Alla continua ricerca della sua identità, di recente ha rilasciato un’intervista video a Noisey che porta inevitabilmente a riflettere. Un racconto basato sulle sue relazioni e la sua vita segnata dal bullismo e dall’insicurezza. In particolare, soffermandosi dal minuto 10.25 al 13.35 del video, è possibile ascoltare delle parole cariche di sofferenza e la voglia di riscattarsi di una giovane artista che tanto piace ai giovani, e non solo.

L’intervista di Madame: le parole della cantante

Questo bisogno di avere attenzioni dagli uomini che mi hanno sempre rifiutato, mi ha portato ad avere una relazione estremamente tossica con un uomo che mi ha praticamente trattato male. Per lui era un gioco. È più grande di me. Alla fine di tutta questa cosa mi ha manipolato. Mi ha fatto fare quello che voleva lui, sempre per gioco“, ha raccontato Madame nel corso dell’intervista.

Ma non solo, soffermandosi su due temi particolarmente delicati come la depressione e l’autolesionismo, la giovane artista ha dichiarato: “Da più piccola mi facevo del male per avere segni evidenti sulla mia carne che stavo male, per farlo vedere alle altre persone. Era un po’ un trattato di autenticità“. Parole che sfociano in uno sfogo carico di dolore che non può passare inosservato: “Quando ho scritto Il mio amico, è stato un mese in cui il mio io, cioè il mio inconscio stava seriamente pensando di sparire dalla faccia della Terra. È stata una grande delusione per me, perché non era un pensiero che controllavo. Un po’ come una bandierina bianca che svolazzava sulla mia testa con scritto ‘Ammazzati’. Perché ci sono momenti in cui è pesante, in generale, per me vivere“.

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L’artista ha quindi raccontato che ogni mattina deve trovare “un motivo per vivere fino alla sera, sennò mi ritornano dei pensieri molto negativi in mente. Se prima erano delle richieste di aiuto verso qualcun altro, adesso so che gli altri mi possono aiutare fino ad un certo punto. Anzi, non è che lo so, ne sono convinta, perché mi sono aiutata sempre da sola“.

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