Tasse e arretrati, la mazzata di fine agosto: i contribuenti tremano

Non solo la carica delle tasse. In ballo c’è la scudisciata delle nuove cartelle esattoriali ma anche l’aumento delle utenze. L’autunno si prospetta caldissimo.

Tasse agosto
Foto © AdobeStock

Non sarà un fine estate semplice per i contribuenti italiani. Fra pioggia di tasse e cartelle esattoriali arretrate, il cumulo fiscale in arrivo è di quelli da stangata. Ben 147 tasse diverse, oltre a 60 milioni di cartelle e agli aumenti delle utenze previsti per il mese di ottobre. Una collisione fra due uragani che pone i contribuenti di fronte a una sfida da dentro o fuori. La pace fiscale pensata con gli ultimi decreti, con taglio delle cartelle esattoriali più “antiche” (2000-2010), rappresenta solo una parte del programma.

L’avvento dei conti salati era ampiamente previsto. Anche perché la cancellazione dei debiti più datati non mette al riparo dai nuovi, e anche questo si sapeva. Il problema è la congiunzione astrale sfavorevole. Sulle spalle dei contribuenti è pronta a cadere una scure di quelle forse mai viste prima, tanto che i commercialisti avrebbero fatto fronte comune per chiedere al governo di dilazionare i pagamenti. Saldi che dovranno partire già dal 20 agosto, con le prime scadenze del calendario fiscale.

Tasse e cartelle, la mazzata fiscale: il piano per la dilazione

L’elenco della spesa è chilometrico. Dall’Irpef alle addizionali, dalle imposte di bollo alla ritenuta, passando per Iva, Ires, Irap, sostitutive, accise, assicurazioni e compagnia cantando. A mettere in fila tutte le voci, probabilmente, si impiegherebbe ben più di qualche pagina. Chiaro che i contribuenti, attesi da una serie di uscite robuste oltre che quantitativamente numerose, abbiano fatto appello (tramite i propri commercialisti) a rivedere perlomeno il calendario dei versamenti. Qualche scadenza è già stata posticipata con il Decreto Sostegni bis. L’occasione per alleggerire ulteriormente il carico fiscale potrebbe arrivare con la riforma.

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Attesa e, per certi versi, anche auspicata, la riforma del Fisco potrebbe rappresentare un punto di svolta anche in questo senso. Uno sgravio fiscale non in termini di cancellazione dei crediti dovuti quanto di dilazione dei pagamenti. Anche perché non è solo questione di tasse, che pure arriveranno praticamente tutte insieme: in ballo c’è anche il boomerang delle cartelle esattoriali, ovvero la Riscossione pronta a tornare pienamente operativa sul fronte dei tributi. Un mix esplosivo che, in un contesto normale, avrebbe già provocato grossi problemi. Figurarsi in un momento storico di estrema sofferenza economica.

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