Scontrino, occhio all’errore: il gesto che potrebbe costarvi caro

Attenti allo scontrino. Vi è infatti un gesto che commettono in molti ma che potrebbe costarvi caro. Entriamo nei dettagli e vediamo di cosa si tratta.

Foto © AdobeStock

Riuscire a fronteggiare le varie spese in un momento storico come quello attuale, segnato dal Covid, è particolarmente difficile. A partire dall’alimentazione, passando per le bollette, fino ad arrivare alle varie esigenze quotidiane, d’altronde, sono davvero molte le volte in cui ci si ritrova a dover mettere mano al portafoglio per acquistare beni e servizi di nostro gradimento.

Delle operazioni di scambio commerciali di per sé semplici, ma che possono nascondere in alcuni casi delle insidie. Ogni volta che compriamo qualcosa, infatti, il venditore provvede ad emettere relativa fattura o scontrino fiscale. Non sempre, però, le cose vanno come dovrebbero e, in alcuni casi, si rischia di dover fare i conti con un gesto che commettono in molti, ma che potrebbe costare caro. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Scontrino, occhio all’errore: cosa succede in caso di mancata emissione

Lo scontrino fiscale è un dovere e un diritto. Proprio per questo motivo dal 1997 al 2003 è stata in vigore una legge per cui la mancata emissione dello scontrino non era solo responsabilità del venditore, ma anche dell’acquirente. Quest’ultimo, infatti, doveva richiedere lo scontrino, altrimenti avrebbe potuto fare i conti con una sanzione. A partire dal 2003, ricordiamo, non è più così.

Nel caso in cui una persona non conservi lo scontrino, infatti, non rischia alcuna sanzione. Diverso il discorso per quanto riguarda i venditori che, invece, devono provvedere ad emettere apposito scontrino. In caso contrario, infatti, viene considerata evasione fiscale, che porta con sé delle pesanti sanzioni. In particolare il commerciante che non emette lo scontrino può ritrovarsi a dover fare i conti con l’intervento della Guardia di Finanza.

LEGGI ANCHE >>> Vaccino anti-Covid, un giro d’affari che vale miliardi: chi guadagna di più

La sanzione, in caso di mancata emissione dello scontrino, è pari al 100% dell’imposta che è stata evasa per un importo minore di 500 euro. Se lo scontrino non viene emesso per via di un malfunzionamento del registratore, inoltre, si rischia di dover fare i conti con una sanzione ancora più salata, a causa della mancata manutenzione. In questo caso la multa va da 250 euro fino a 2 mila euro.

Impostazioni privacy