Cashback in Autostrada, il rimborso passa al casello: come funziona

Subire un ritardo sulla tabella di marcia dovuto ai cantieri autostradali non sarà più una scocciatura e basta. Ecco il Cashback autostradale.

Cashback autostrade
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E se il Cashback, anziché sparire, ci accompagnasse anche mentre siamo al volante della nostra auto? In realtà si tratta di una via di mezzo: secondo l’amministratore delegato di Aspi – Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, la tecnica di rimborso adottata per chi utilizza il sistema cashless potrà essere utilizzata anche ai pedaggi, in caso di code dovute a cantieri autostradali. Il che, considerando che sulla rete autostradale italiana di cantieri aperti ce ne sono in abbondanza, provocando inevitabilmente un allungamento dei tempi di percorrenza. Tuttavia, onde evitare problematiche di ogni tipo, il tutto andrà svolto entro limiti ben precisi.

Il Cashback in questione, infatti, scatterà nel momento in cui vi sia un ritardo, sì, ma stabilito in base alla media del tempo di percorrenza. Ovvero 100 chilometri per le vetture e 70 per i mezzi pesanti. Questo significa che, su un viaggio di 3 ore, un ritardo di 30 minuti non consentirà il Cashback. Se, invece, su una percorrenza stimata di 20 minuti avviene un ritardo di 15, ecco che il diritto al rimborso sarà sul pedaggio integrale.

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Cashback in autostrada, le regole per il rimborso del pedaggio

La fase di sperimentazione del nuovo Cashback autostradale avverrà nei mesi estivi. A pieno regime, se le cose dovessero funzionare, entrerà probabilmente in autunno. Tuttavia, il test di queste settimane dovrebbe quantomeno aiutare a capire se la misura pensata per ripagare i tempi di attesa sia davvero efficace. Di sicuro, il calcolo dei ritardi non avverrà in base alla parola degli automobilisti infuriati ma sul confronto incrociato di alcuni dati. Innanzitutto con un supporto di Google Maps, attraverso le segnalazioni in tempo reale delle code presenti sulla rete autostradale. Inoltre, anche l’orario di entrata e di uscita dall’autostrada sarà indicativo. Ancor meglio se con l’utilizzo del Telepass.

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Un aiuto significativo potrebbe arrivare dall’app Free to X, pensata da Aspi per notificare il diritto al rimborso. Il quale, in questo caso, funzionerà esattamente come nel Cashback tradizionale. L’accredito avverrà direttamente sull’Iban del beneficiario alla fine dell’anno. Qualora vengano accumulati una serie di rimborsi, questi verranno convogliati in un portafogli dedicato, dal quale verranno poi interamente accreditati a fine anno in un’unica soluzione. Se mai ci fosse qualcuno in procinto di viaggiare, sappia che i cantieri attivi più importanti riguardano l’A1 Milano-Napoli e l’A23 Udine-Tarvisio. Importante sapere, comunque, che l’importo stanziato per il Cashback autostradale non andrà oltre i 250 milioni di euro. Chissà che i ritardi non siano proporzionalmente di più…

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