WindTre, colata a picco: ricavi (ancora) alti ma clienti in calo

Nonostante la vendita delle torri in Italia, WindTre registra un progressivo calo dei clienti. Ma di ragioni per essere ottimista ce ne sono almeno un paio.

WindTre
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Il periodo di promozione estiva sembra essere solo uno degli aspetti della stagione calda di WindTre. In ballo, secondo la holding CK Hutchison, c’è un calo verticale del numero dei clienti, emersa in fase di compilazione del report sui rendiconti trimestrali dell’azienda e dei risultati finanziari. Il passaggio delle torri Tre in Italia sembra non aver influito più di tanto sulla riduzione del debito della società che, negli ultimi anni, sarebbe arrivata a perdere il 2% della base clienti complessiva. In termini numerici, si parla di circa 1,5 milioni di persone, senza contare la perdita del 5% del margine lordo operativo (Ebitda).

Per quanto riguarda i ricavi, si parla di un calo del 10% rispetto al 2020, per un ricavo totale del gruppo di 2,085 miliardi di euro al primo semestre del 2021. Scende del 7% anche l’Ebitda, con spese operative diminuite anch’esse, da 747 milioni del 2020 ai 650 milioni del 2021. Nel complesso, anche la quantità dei clienti attivi è scesa: 20,3 milioni lo scorso anno, 19,2 quest’anno, per un tasso medio di abbandono pari all’1,4%. In aumento, anche se di poco (1,3% lo scorso anno).

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WindTre, il calo è evidente: il lato positivo però c’è

Un calo globale, complessivo, evidente. Tuttavia, WindTre ha ancora qualche buona ragione per non disperare. Ad esempio, il primato di operatore con il maggior numero di clienti e abbonamenti attivi è ancora a casa sua. Soprattutto in Italia, dove l’azienda registra per altro i ricavi maggiori. A questo va ad aggiungersi il fatto che CK Hutchison, fra poco, venderà le torri WindTre anche in Inghilterra, per un’entrata complessivo attorno ai 10 milioni di euro. CK, oltre che in Italia e Inghilterra, gestisce WindTre anche in altri Paesi europei (Austria, Danimarca, Irlanda e Svezia), nonostante sia registrato alle Isole Cayman e abbia sede a Hong Kong. Del resto, le due società che hanno dato vita a CK (Cheung Kong Holdings e Hutchison Whampoa) avevano entrambe sede nella città-stato.

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A oggi, la gatta da pelare è abbastanza insidiosa. Anche se CK Hutchison può contare ancora su una fidelizzazione abbastanza radicata. Tuttavia, i numeri danno da pensare: il ricavo medio mensile per cliente è stato registrata sull’1% di perdita su base annua. Si tratta di 11,58 euro al secondo trimestre del 2021, mentre il derivante dal prepagato si attesta a 10,62 euro. Quello in abbonamento, infine, è di 12,57 euro.

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