Certificazione verde, le regole dal 6 agosto: quando è obbligatorio il Green Pass e per chi

Domani, 6 agosto 2021, entrerà in vigore l’obbligatorietà della certificazione verde per svolgere specifiche attività. Approfondiamo le regole nei dettagli per evitare di incorrere in sanzioni.

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Il Covid 19 ha cambiato le vite di tutti i cittadini del mondo privandoci della libertà che avevamo prima della pandemia. Le restrizioni continuano ad essere attivate mentre la campagna vaccinale prosegue tra dubbi e difficoltà – si pensi all’attacco hacker verso la Regione Lazio. La decisione che da qualche settimana è stata resa nota per tentare di evitare o arginare al massimo la quarta ondata riguarda l’introduzione del Green Pass obbligatorio.

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Green Pass: chi deve averlo dal 6 agosto

Il Green Pass è una certificazione che attesta di aver fatto il vaccino (due dosi o una dose da minimo 15 giorni) oppure un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti o di aver avuto il Covid da meno di sei mesi. Tale certificazione diventerà fondamentale dal 6 agosto per poter svolgere varie attività che fino ad oggi si possono svolgere liberamente indossando semplicemente la mascherina e rispettando il distanziamento.

La certificazione verde dovrà essere mostrata da tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni mentre sono esenti i bambini al di sotto di questa soglia e coloro che sono in possesso di una certificazione medica idonea. Il Green Pass ha validità 9 mesi e si può scaricare sullo smartphone tramite app IO o app Immuni oppure può essere presentato in forma cartacea.

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Quando si deve esibire la certificazione verde

La certificazione verde dovrà essere esibita per accedere a palestre, circoli sportivi e piscine. Riguarda, naturalmente, lo svolgimento di sport al chiuso. L’elenco si amplia citando gli sport di squadra e i centri benessere anche se si trovano in strutture ricettive. Il Green Pass servirà, poi, per accedere negli stadi e nei palazzetti dello sport. In zona bianca la capienza massima da rispettare sarà del 50% all’aperto e del 30% al chiuso mentre in zona gialla la capienza massima sarà del 25% con numero inferiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per quelli al chiuso. Nonostante la certificazione, dunque, dovranno continuare ad essere rispettate le attuali norme sul distanziamento, sull’assegnazione preventiva delle postazioni, sugli ingressi separati e l’utilizzo della mascherina.

Regole per ristoranti e bar: quando è necessaria la certificazione verde

Per accedere ai ristoranti, bar, pub, pasticcerie, gelaterie al chiuso è previsto il Green Pass solo se si intende sedersi al tavolo (massimo sei persone a tavolo). Le consumazioni al bancone non prevedono la presentazione della certificazione così come non è necessario per i locali all’aperto.

Il Green Pass, poi, continuerà ad essere necessario per i ricevimenti e i banchetti delle cerimonie senza limite di sedute al tavolo. Self service e buffet dovranno continuare a seguire le direttive attuali prevedendo, dunque, la presenza del personale per servire le portate e l’uso di prodotti confezionati monodose. Gli orari di chiusura di ristoranti e bar al chiuso saranno limitati in zona gialla. Resteranno aperti fino alle 18.00. In zona arancione e rossa, invece, per i ristoranti è consentito solamente l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22.00. I bar, poi, chiuderanno alle 18.00 e le enoteche alle 22.00.

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Spettacoli, eventi e musei

Per assistere a spettacoli, eventi, sagre, fiere ed accedere a musei, sale da gioco, sale bingo, casinò, convegni, centri termali, parchi divertimento, parchi termali, centri culturali, sociali e ricreativi occorrerà possedere il Green Pass. I posti dovranno essere pre-assegnati, il distanziamento rispettato e le mascherine dovranno essere indossate.

I luoghi citati avranno una capienza massima consentita e qualora non potessero essere rispettate le direttive generali anti-Covid gli spettacoli aperti al pubblico saranno sospesi. Contravvenendo alle regole del Green Pass si rischieranno multe salate, anche di 400 euro e gli esercenti potrebbero subire la chiusura del locale per 10 giorni in caso di accertamento di tre violazioni in giorni differenti.

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