Umiliati fino alla fine: licenziati e lasciati a casa con un sms

La vicenda che ha ovviamente colpito ed indignato si è materializzata all’improvviso per gli operai fermati con un sms.
Primo maggio operaio
Foto di LEEROY Agency da Pixabay

Quello che è successo a Bologna, presso il sito “Logista”, multinazionale e monopolista nel settore della distribuzione del tabacco ha davvero dell’incredibile. Nella serata dello scorso sabato, ai dipendenti della sede bolognese è stato infatti recapitato questo sms attraverso la nota piattaforma Whatsapp: “Da lunedì 2 agosto lei sarà dispensato dall’attività lavorativa. Cordiali Saluti”. Tutto qui, un licenziamento in piana regola avvenuto all’improvviso ed attraverso un messaggino.

Si Cobas è subiti intervenuto in difesa dei lavoratori sottolineando quanto gli operai del sito di Bologna si siano prodigati di rispettare sempre e comunque i propri impegni lavoratori, non fermandosi nemmeno davanti alla minaccia causata da un focolaio in azienda. Cosi sono stati ripagati i lavoratori del sito emiliano, in questo modo la multinazionale ha detto grazie a chi ha sempre rispettato ed onorato il lavoro offerto, questi per gli operai i frutti di tanto impegno.

LEGGI ANCHE >>> Regala due gamberetti, 21 centesimi fanno scattare il licenziamento

90 persone finite senza lavoro nel giro di pochissime ore: le reazioni

Operai, circa 90 finiti in mezzo ad una strada nel giro di poche ore. Vite distrutte, perchè è di questo che si parla nel giro di pochissimo. Donne ed uomini senza più un lavoro senza più la possibilità di provvedere alla propria famiglia, di avere la dignità dell’indipendenza, di far parte di un processo comunque produttivo del quale andare fieri. In poche ore le certezze di decine di lavoratori crollate in attesa di capire cosa sarà del proprio destino.

Secondo quanto appreso dal Si Cobas, Logistare sarebbe intenzionata a delocalizzare l’attività in altri siti italiani. Tortona ed Anagni, le sedi prescelte. Qui secondo lo stesso sindacato ci sarebbero situazioni più favorevoli per l’azienda:  “Il costo del lavoro è più basso, ci sono ancora le cooperative, si lavora ancora 12 ore al giorno, i livelli di inquadramento sono i più bassi previsti dal CCNL, non ci sono buoni pasto”.

LEGGI ANCHE >>> Licenziato, uccide a coltellate il datore di lavoro: l’agghiacciante vicenda

La multinazionale, insomma, andrebbe a risparmiare, questo prevedrebbe il progetto che ha portato al licenziamento delle novanta persone a Bologna. Non la crisi, non la mancanza di lavoro ma la volontà di fare profitto, farne ancora di più, i conti alla fine, di questi tempi, tornano sempre ed a pagarne, restano sempre e soltanto gli ultimi, quelli di cui poi, tutti ci si dimentica.

Impostazioni privacy