Servizi a pagamento, attenzione alle compagnie telefoniche: rischiamo un salasso

Le compagnie telefoniche riescono ad attivare servizi a pagamento senza il reale consenso del cliente. Scopriamo come agiscono per evitare un salasso. 

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Siamo al limite della legalità eppure accade. Le compagnie telefoniche attivano dei servizi a pagamento non richiesti dal cliente che si trova a dover pagare per funzionalità non desiderate. Cresce, così, la frustrazione e la rabbia verso gli operatori che, oltre a disturbare ad ogni ora del giorno con offerte indesiderate, tentano di raggirarci e di derubarci. Vediamo come mettono in atto quella definibile come “truffa”.

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Come agiscono le compagnie telefoniche

Le compagnie telefoniche creano un vero e proprio business intorno all’attivazione di servizi a pagamento non richiesti dai clienti. Tutto inizia dalla creazione di un portale strutturato appositamente per imbrogliare l’utente. Il raggiro parte con banner pubblicitari della compagnia che girano sul web e sui social associati ad un link. Pochi click possono innescare, così, la trappola e il cliente si ritroverà dei servizi aggiuntivi a pagamento attivati. Vi sembra una frode informatica? Probabilmente perché ne ha tutte le caratteristiche. Parliamo di un giro di decine di milioni di euro a discapito di noi povere vittime.

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Le vittime del business delle compagnie

Web

Gli utenti delle compagnie telefoniche subiscono un vero e proprio furto nell’ambito di quella che si può tacciare di essere una maxi frode informatica. In aggiunta, è possibile annoverare il sistema tra le truffe inseribili nell’articolo 615-ter del codice penale “accesso abusivo a sistema telematico oltre che nella “tentata estorsione contrattuale”.

Guardia di Finanza e Procura conoscono questo tipo di truffa e si attivano costantemente per impedire che venga messa in atto. Attività fraudolente sono state analizzate in relazione a WindTre ma sono sotto indagine anche Tim e Vodafone. A causa dell’attivazione di servizi a pagamento mai richiesti sono scattate perquisizioni e sequestri di documenti. Gli utenti, adesso, aspettano che i colpevoli vengano puniti.

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