Truffa della frutta! Attenti a questa nuova terribile tecnica

Truffa ai danni dei più deboli, quasi sempre, colpiti gli anziani: è quella della frutta, fingevano di regalarla

carabinieri

Mettiamo subito le cose in chiaro: cadere nella nuova truffa della frutta è molto più facile di quanto si possa pensare. Questa, è diversa dalle truffe dei call center che stanno mettendo in pericolo i nostri risparmi, è fatta dal vivo.

L’ultima truffa del genere che è stata scoperta, metteva in pericolo gli anziani di Asti e provincia, a causa di una vera e propria banda criminale, formata da sette individui, tutti della provincia di Napoli. Ecco come truffavano soprattutto gli anziani.

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Truffa della frutta: sette arresti nel napoletano

Lui, la frutta l’ha ordinata senza mai pagare, parliamo del finto chef stellato che pochi giorni fa ha truffato un imprenditore. Loro invece, fingevano di regalarla per poi in realtà venderla, ma mettendo in pericolo chi la prendeva. L’organizzazione comprava della frutta e della verdura ormai in scadenza, quindi a basso prezzo al mercato di Torino. Una volta individuata la “preda”, generalmente anziani, conquistavano la loro fiducia fingendo di volergliela regalare.

Il meccanismo era sempre lo stesso, dicevano di conoscerli o di essere figli di loro vecchi amici, poi offrivano loro frutta e verdura dicendo che era un regalo. Quando l’anziano era ormai convinto della buona azione, decideva di dar loro un compenso per sdebitarsi. Spesso i malviventi davano anche il resto, finendo comunque per guadagnare più della spesa fatta ai mercati.

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Per i sette, tra i 49 ed i 27 anni, sono arrivati gli arresti, da parte dei carabinieri dei comandi provinciali di Asti, Torino, Napoli e Verona. In cinque andranno in carcere, mentre per ora in due, resteranno ai domiciliari ad Afragola, provincia di Napoli. Pierantonio Breda, comandante provinciale dell’Arma, ha spiegato il modus operandi dell’organizzazione: “Selezionavano le vittime tra le fasce più deboli ed esposte a questo tipo di reati, consumando i reati nei pressi di centri vaccinali, cimiteri e ospedali”.

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