Vince 20 milioni al Superenalotto, clamoroso: “preferivo restare povero”

Vincere al Superenalotto è davvero qualcosa che può cambiare in positivo la nostra vita? La storia di Fedele prova a farci riflettere.

Lotto

Una giocata veloce in un bar tabacchi. Un caffè da solo, prima di lanciarsi nell’ennesima giornata di lavoro e la tentazione quasi mai vissuta di provarci. Il jackpot in quel momento non è altissimo, cosi come in altre situazioni, “soltanto” 20 milioni, che per certe lotterie, spesso rappresentano una piccola cifra. Fedele, il nostro lettore che ha voluto raccontarci la sua storia, pensa che sia arrivato il momento giusto per provarci, si siede ad un tavolino e comincia ad immaginare una serie di numeri vincenti.

Date di nascita, anniversari, ricorrenze, “troppo banale”, pensa tra se e se. Dopo qualche minuto, il tempo di consumare una sigaretta ed ecco la brillante idea. I numeri di maglia dei calciatori della sua squadra del cuore, il Napoli. Sei calciatori, i suoi sei preferiti. Gioca 2 euro. Quella sera accade qualcosa di magico. Quei numeri, quella formazione ideale, compare ovunque, i suoi numeri sono stati estratti, Fedele ha vinto la bellezza di 20 milioni di euro.

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Vince 20 milioni al Superenalotto: amici parenti ed investimenti sbagliati

Fedele ha una piccola attività, una agenzia di viaggi in un paesino della provincia napoletana. Vive da solo e non ha particolari “vizi”. Quei 20 milioni travolgono e calpestano la sua vita. Amici, parenti, tutti cercano un pezzettino di quella gloria. La zia in difficoltà, il fratello con il debito, l’amico di una vita con l’Agenzia delle entrate alle calcagna. E poi l’attività rimodernata ed ingrandita, la macchina nuova, un paio di giri per il mondo. E le azioni di una nota azienda di elettrodomestici che ci colpo vanno giù.

Morale della favola, dopo circa 5 anni, di quei 20 milioni, a Fedele sono rimasti si e non poche centinaia di migliaia di euro. Pochi 5 anni per una vincita del genere. Quei soldi hanno cambiato la sua vita? Di fatto no, spiega, c’è stata qualche esperienza in più, qualche buona azione da parte sua, per il resto, la sua vita è rimasta la stessa. Uno dei momenti peggiori della mia vita, non sapevo più chi ero, e cosa fare, chi ero per me e per gli altri. Gli affari vanno su per giù come prima. Oggi, ha soltanto una piccola copertura, chiamiamola cosi, in banca.

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L’esperienza di Fedele è quella di chi non è abituato a gestire somme tanto grandi di denaro. Non ci ha comprato una casa con quei soldi, ne ha persi tanti in investimenti sbagliati, ha aiutato qualche amico e parente, in qualche caso inutilmente, ha acquistato qualche mese di felicità, viaggi in solitaria in luoghi accuratamente scelti. E poi? Poi niente, la sua agenzia viaggi è ancora li, il suo caffè, le sue sigarette. Tutto, in qualche anno, è tornato esattamente come prima.

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