Sono loro i commessi più ricchi al mondo: ecco quanto guadagnano

Un lavoro di certo non come gli altri, con relativo compenso fuori da ogni logica riflessione. Eppure è cosi. I dettagli.

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Spesso definito il centro di malaffare poca onestà e quant’altro, altrettanto spesso disprezzato come luogo, diciamo cosi professionale, in cui si va ad esercitare quello che di fatto è il proprio incarico pubblico. Il Parlamento.  Strapagati, impreparati, inefficienti secondo l’immagine dipinta di loro dalla stragrande maggioranza dei cittadini, i parlamentari rappresentano in un certo la più alta rappresentazione dello spreco all’italiana, sempre secondo l’immagine popolare.

Viene da se che lo stesso Parlamento può essere mal visto per pura questione di principio. Fare di tutt’erba un fascio è altra attività tipicamente nazionale. Di conseguenza tutto ciò che li, nelle aule di deputati e sanatori avviene, è accostabile allo spreco all’inutilità, arrivismo e quant’altro. Proprio li, infatti, esiste una figura professionale spesso poco considerata. L’assistente parlamentare, che si divide in varie categorie, è una di queste.

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Lo stipendio di un assistente parlamentare può arrivare a 136mila euro annui

Commessi camera
Commessi camera e lavoratore: fonte facebook

Spesso si pensa a questa categoria, anche leggendo i social come una delle più strapagate per niente in assoluto, quando in giro esiste crisi e disoccupazione.Per prima cosa va considerata la tipologia di assistente. Non tutti hanno la stessa mansione, non tutti si occupano della stessa tipologia di dinamica e non tutti, chiaramente percepiscono lo stesso stipendio. Possiamo trovare infatti l’assistente addetto ai tour delle gite scolastiche, ad esempio, presso le aule del Parlamento, quello ai piani e quelli alla centrale di sicurezza o alle attività vere e proprie delle aule.

Ogni tipologia di assistente ha chiaramente compiti precisi e si distingue dall’altra anche per tipologia di figura, per quel riguarda ad esempio l’età. Gli assistenti più giovani, ad esempio tenderanno a ricevere mansioni anche di vera e propria sicurezza provvedendo all’occorrenza a sedare gli animi tra i parlamentari, spesso molto infuocati. I turni riguardano per lo più l’intera giornata considerati i lavori in aula previsti.

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La categoria ha subito grossi tagli sia per quel che riguarda le retribuzioni che il numero vero e proprio degli assistenti utilizzati. In partenza, un assistente parlamentare arriva a guadagnare circa 34mila euro lordi, circa 50mila dopo circa dieci anni di lavoro e 136mila, dopo quarant’anni di anzianità. Davvero niente male, è il caso di dire.

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