Gli svuotano la Postepay attraverso una losca truffa: chi lo risarcisce?

La truffa Postepay tramite phishing colpisce ancora. Vediamo cosa è successo ad uno sfortunato signore pugliese che ha perso una somma decisamente ingente

Truffa Postepay
Fonte Web

Il phishing è una tecnica truffaldina piuttosto diffusa e consiste nell’inviare email con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico. Nel contenuto si invita l’ignara vittima a cliccare un link ed in seguito ad inserire le proprie informazioni personali, come ad esempio numero della carta di credito e dati di accesso ai servizi di home banking. 

Nel caso in cui si cada nella trappola, le conseguenze possono essere davvero amare, così come capitato ad un utente delle provincia di Lecce, che si è ritrovato con la Sim del telefono praticamente bloccata. Una volta recatosi nell’apposito centro operatore ha scoperto che il tutto era riconducibile all’azione di ignoti hacker.

LEGGI ANCHE >>> PostePay, la nuova truffa: occhi aperti se arriva questo messaggio

Truffa Postepay: cosa è successo e come si è conclusa la vicenda

Partiamo però dal principio. Il consumatore in questione aveva installato una app di pagamento abbinata alla prepagata, indirizzandola ad un libretto risparmio associato alla Sim del cellulare.

Recatosi allo sportello postale per verificare il saldo e i movimenti della carta, ha riscontrato alcuni strani prelievi mai effettuati e un bonifico web che non aveva disposto per un totale di 5.851 euro di scoperto. A quel punto ha chiesto il rimborso a Poste Italiane, che però non ha accolto la sua richiesta.

L’uomo in preda alla disperazione ha proseguito la sua battaglia prima sporgendo denuncia ai Carabinieri e poi rivolgendosi all’Adiconsum di Lecce richiedendo una consulenza sul caso. Dopo un’accurata analisi del caso è stato possibile risalire al phishing. L’associazione ha presentato istantaneamente ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, che in un primo momento ha rigettato l’istanza per poi accoglierla in seguito.

LEGGI ANCHE >>> Allarme Postepay: possono fare ciò che vogliono con i nostri dati

È stato quindi disposto il rimborso delle cifre sottratte al cliente da parte di Poste Italiane, che nel giro di un mese ha saldato la situazione. Un’azione che ha messo la parola fine su una vicenda decisamente incresciosa.

Impostazioni privacy