Chiede 500 euro come “risarcimento” per essere stato lasciato, arriva l’arresto

La vicenda ha dell’incredibile. L’amore, vero o presunto che si trasforma in richiesta di risarcimento. Fissato il prezzo.

Polizia (Fonte foto: web)

La reazione per la fine della sua storia d’amore con una ragazza del posto ha letteralmente fatto perdere la testa ad uno dei protagonisti di questa vicenda, un ragazzo di origini albanesi di 24 anni, che insieme al suo complice un 24enne di origini tunisine nella provincia lombarda ha minacciato prima telefonicamente e poi dal vivo il nuovi fidanzato della sua ex, suo coetaneo. Messaggi, insulti, minacce. Cosi ha inizio questa storia.

A Busto Arsizio i due ragazzi, quello lasciato dalla ragazza ed il nuovo fidanzato della stessa si incrociano tramite sms. Il primo minaccia il secondo, pretende rispetto, pretende un risarcimento in denaro di 500 euro per la fine della sua storia con quella ragazza, che ora scelto di stare con la vittima 19enne. Poi, casualmente, in un locale di Busto Arsizio, l’incontro casuale tra le vittima ed i due malintenzionati. Aggressione verbale, minacce e quant’altro. Al punto che il 19 enne italiano si vede costretto a fermare una volante in strada per chiedere in qualche modo protezione.

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La ragazzo lo lascia,19enne chiede risarcimento al nuovo fidanzato di lei: l’arresto

Il passo successivo è la denuncia. Su consiglio degli agenti di Polizia, il giovane 19 anni vittima della tentata estorsione, i due minacciano di ucciderlo se non dovesse consegnare la cifra richiesta. La denuncia parte dal commissariato di Polizia di Busto Arsizio, da li, gli investigatori risalgono ben presto ai due ricattatori, profili già noti alle forze dell’ordine, uno dei due, tra l’altro senza fissa dimora. L’arresto è di fatto un gioco da ragazzi. La vittima d’accorso con gli agenti, da appuntamento ai malintenzionati in un bar a Gallarate.

In quel bar, all’ora prestabilita per la consegna del denaro, ovviamente si presentano anche le forze dell’ordine che con l’accusa di tentata estorsione, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di coltello, arrestano in flagranza di reato i due ragazzi, organizzatori dell’estorsione.

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I due sono dunque finiti carcere in attesa di processo. L’azione degenerata tra l’altro con la resistenza a pubblico ufficiale, cosi come anticipato ha compromesso non poco la situazione dei due giovani, tra l’altro già noti alle forze dell’ordine per altri reati. Per il 19enne, vittima del tentativo di estorsione, alla fine si è trattato solo di un brutto spavento.

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