Fondo perduto, brutte notizie: contributi spazzati via per alcune Partite Iva

I contributi a fondo perduto stanno arrivando ma le imprese più grandi restano fuori. L’intento di allargare la platea non ha mai trovato continuità.

Contributi a fondo perduto
Foto © AdobeStock

I contributi a fondo perduto sono stati uno dei mantra della ripresa. O meglio, dei decreti che hanno parlato della ripresa. Ma se per qualcuno hanno rappresentato (e rappresenteranno ancora) un buon aiuto per affrontare un periodo di ripartenza decisamente complicato, per tutti gli altri occorrerà mettersi l’anima in pace. Il Fondo perduto 2021 resterà con esito negativo per coloro che non rispetteranno i limiti prestabiliti per l’accesso la beneficio. Fra questi, coloro che, pur con Partita Iva, superano i ricavi oltre 10 milioni di euro.

Questo, naturalmente, vale soprattutto per le imprese più grandi, per le quali la possibilità di beneficiare dei contributi c’era ma vincolata alla disponibilità di risorse in eccedenza. Con la revisione del decreto che aveva messo in ordine le tessere del puzzle, la possibilità di estendere la platea di beneficiari era stata messa in archivio. Questo significa che, per chi andrà oltre il limite con le disponibilità finanziarie al momento della richiesta, gli aiuti resteranno un miraggio. Niente fondo perduto per chi fosse rimasto entro la soglia dei 15 milioni di euro.

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Fondo perduto, niente eccezioni: ecco chi ne resta fuori

Il problema fondamentale è il solito: per estendere i beneficiari di un provvedimento così massiccio ed esoso, le risorse finanziarie sarebbero dovute essere molte di più. Perlopiù finanziate attraverso i vari comparti dei contributi già previsti dai precedenti decreti e finalizzati all’erogazione di un contributo a conguaglio. In pratica, la forma base della misura resterà e per chi ha già usufruito della prima tranche i soldi sono già in arrivo, ma per le imprese più grandi la via originaria sembra destinata a restare chiusa. Anche perché di tempo non ce n’è poi molto, pur considerando l’opzione del rafforzamento della Legge Sabatini per le piccole e medie imprese.

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Tuttavia, il rifinanziamento della legge passa dalla disposizione dei fondi rimasti inutilizzati. E la questione di estendere il pagamento anche alle imprese più grandi (con risorse oltre i 10 milioni) alla fine non è andata nemmeno in bozza. La possibilità era stata paventata ma di risorse concrete non se n’è mai parlato. Perlomeno non per quanto riguarda i contributi a Fondo perduto intesi come il provvedimento base destinato alla ripartenza del settore medio-piccolo. A considerare i tempi rimasti, non sembrano nemmeno esserci spiragli per l’immediato futuro. La ripartenza dal basso e la ripresa dei consumi ordinari dovranno fare da mulino.

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