Bollette luce e gas, stangata in arrivo? Torna l’incubo rialzo dei prezzi

Stangata in arrivo per molte famiglie italiane che si ritrovano a dover fare i conti con un aumento dei prezzi delle bollette di luce e gas. Ecco cosa sta succedendo.

Bollette rincaro
Foto © AdobeStock

In un momento particolarmente difficile come quello attuale, sono molte le persone che si ritrovano, purtroppo, a dover fare continuamente i conti in tasca prima di comprare qualcosa, onde evitare di aggravare ulteriormente sul budget famigliare. A causa delle varie restrizione volte a contrastare la diffusione del Covid, infatti, sono varie le attività che hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attività, con inevitabili ripercussioni dal punto di vista economico. Non stupisce, quindi, che molti tendano a volgere un occhio di riguardo al mondo del risparmio.

In questo modo, infatti, si cerca di avere sempre qualche euro in più a cui attingere in caso di imprevisti. A partire dalle spese del riscaldamento, fino ad arrivare alle varie necessità quotidiane, d’altronde, sono varie le voci che vengono puntualmente tagliate. Se tutto questo non bastasse, a peggiorare la situazione è l’aumento dei prezzi delle bollette di luce e gas nel terzo trimestre del 2021, che finisce inevitabilmente per avere delle ripercussioni sulle tasche degli italiani. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

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Bollette luce e gas, stangata in arrivo: spaventa l’aumento dei prezzi

Brutte notizie in arrivo per molti italiano che dovranno fare i conti con uno spaventoso aumento dei prezzi delle bollette. Come si evince da un comunicato stampa Arera, infatti, si assiste ad un incremento pari circa al 10% per l’energia elettrica e del 15,3% per il gas. Rincari, quest’ultimi, dovuti all’aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime energetiche in generale. Soffermandosi sul petrolio, ad esempio, il suo prezzo ad aprile 2020 era sceso a 15 dollari al barile, mentre adesso viaggia a quota 75 dollari.

Ma non solo, a provocare tali rialzi si annoverano anche gli aumenti dei prezzi dei permessi di emissione di anidride carbonica. Le politiche sul clima varate dall’Unione Europea, al fine di ridurre le emissioni, infatti, finiscono per avere delle ripercussioni negative solo sugli utenti finali, che si ritrovano così a pagare tali aumenti.

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Una vicenda che non è passata di certo inosservata, con l’intervento del Governo che ha contribuito a non peggiorare ulteriormente la situazione. Al fine di evitare rincari fino al 20%, infatti, l’esecutivo ha deciso di destinare 1,2 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema. Il prezzo della CO2, ricordiamo, è passato in breve tempo da 6 a 55 euro alla tonnellata, con gli italiani che sono costretti a pagare anche i costi della riconversione energetica di altri Paesi.

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