Rimborsi agli automobilisti per le ore perse nel traffico: finalmente si può

Assoutenti sta spingendo per istituire un sistema di rimborsi agli automobilisti che restano bloccati per ore e ore nel traffico

Rimborso agli automobilisti
Fonte Pixabay

Passare diverso tempo bloccati nel traffico è una prassi piuttosto consuetudinaria per gli italiani. Alle volte può capitare anche in autostrada dove teoricamente c’è meno probabilità che ciò accada.

Una situazione che può recare diversi danni, in primis economici visto che ciò comporta un maggior dispendio di carburante e poi psicologici perché questo genere di dinamiche possono provocare enorme stress. Da menzionare anche le ripercussioni sulle proprie attività come ad esempio il lavoro. Il traffico è la causa principale di ritardi e ciò alla lunga può creare problemi con i datori di lavoro.

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Rimborsi agli automobilisti impantanati nel traffico: l’idea nel dettaglio

Per effetto di ciò Assoutenti (associazione per la tutela dei consumatori) ha chiesto al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità, all’autorità dei Trasporti e al Parlamento un rimborso per le ore perse nel traffico su autostrade, ingorghi o cantieri.

Furio Truzzi presidente del suddetto ente, vorrebbe un’indennizzo traffico al parii di quanto avviene già da anni con treni e aerei. Ma come si potrebbe attuare ciò alla categoria degli automobilisti? Secondo Truzzi bisognerebbe studiare un meccanismo che consenta di ottenere dei rimborsi sia in casi di ritardi brevi sia quando ci si ritrova dinanzi a ritardi eccezionali. 

Servirebbe comunque un sistema di validazione curato dalle autorità con il gestore delle autostrade che consente di monitorare lo scorrere del traffico in tempo reale. In questo modo si potrebbero constatare i casi che si sono realmente verificati e determinare chi ha diritto o meno ad un risarcimento.

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In attesa di novità concrete, l’organizzazione sta pensando anche ad un class action volta a far riavere agli automobilisti le somme pagate per via della mancata riduzione dei pedaggi. L’Antitrust ha già puntato il dito contro questo “ingiusto arricchimento” viste i disservizi e le criticità. Insomma, i tempi bui per gli coloro che sono spesso alla guida sembrano stiano volgendo al termine. Con queste innovazioni sarebbero certamente più tutelati.

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