Mef, nuovo decreto all’orizzonte: cosa bolle in pentola

Il nuovo decreto “ponte” prende forma: allungamento dei tempi per il blocco dei licenziamenti e per lo stop alle cartelle esattoriali.

Daniele Franco decreto
Foto: Web

Il Sostegni bis inizia a portare qualche beneficio ma, molto probabilmente, non sarà l’unico ad accompagnare la stagione estiva. Il Ministero dell’Economia, infatti, sta lavorando a un nuovo Dl dalla forza di 3 miliardi di euro. Ovvero, i soldi rimasti dai contributi a fondo perduto non utilizzati. Un discreto tesoretto, per il quale verrà ora analizzata ogni possibilità di utilizzo. Dal finanziamento di ulteriori misure di sostegno alla possibilità di prorogare qualche moratoria per alleggerire il peso fiscale: le opportunità sono diverse ma dovranno sposarsi in modo coerente anche con il periodo di ripartenza.

Nei giorni scorsi, si era ipotizzato che un nuovo stop alle cartelle esattoriali non sarebbe stata una soluzione ideale, per non rallentare ulteriormente la macchina del Fisco e provocare una disparità fra le esigenze reali e quelle presunte. Tuttavia, sembra proprio che le possibilità di utilizzo vadano in quella direzione, oltre che sulla proroga del blocca dei licenziamenti. Inoltre, si parla anche del rifinanziamento delle Legge Sabatini, con disposizione di nuove risorse per le imprese. Quest’ultime, come visto, alle prese ora più che mai con il rischio default.

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Il Mef studia il nuovo decreto: stop alle cartelle esattoriali in vista

Col nuovo decreto, molto probabilmente, i tempi della Riscossione si allungheranno ulteriormente. Dal 30 giugno in poi, la macchina fiscale è pronta a ripartire, dal momento che il Sostegni bis ha sospeso fino alla fine del mese i versamenti tributari. Le nuove risorse dovrebbero estendere i tempi fino al 31 agosto per i pagamenti delle cartelle e per tutti i crediti derivanti da accertamenti e avvisi di addebito. Il blocco dovrebbe riguardare i pagamenti in attesa dall’8 marzo 2020 in poi, fermati dal Decreto Cura Italia e dai successivi. Al momento, senza un decreto di riferimento che dica il contrario, la Riscossione ricomincerà a notificare a partire dall’1 luglio, concedendo fino al 31 del mese per il versamento (2 agosto, visto che è sabato).

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Il rinvio dovrebbe riguardare i soggetti Isa, come già anticipato nei giorni scorso. In questo modo, le notifiche dell’ente riprenderebbero dopo l’estate, proseguendo a scaglioni lungo il 2022. Per quanto riguarda il blocco dei licenziamenti e il prolungamento della Cassa integrazione, la data limite resta il 30 giugno. Il nuovo decreto potrebbe estendere entrambe le misure fino al 31 ottobre. Tuttavia, le categorie interessate sarebbero limitate: turismo sicuramente (che riceverà anche la decontribuzione per alleggerire il costo del lavoro), ma anche il settore tessile e delle calzature. Infine, al rifinanziamento della Legge Sabatini dovrebbero essere destinati 680 milioni di euro, da impiegare per aumentare i contributi alle imprese.

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