Bonus Baby Sitter: la scadenza si avvicina, affrettatevi a richiederlo

Il Bonus Inps per il servizio di Baby Sitter sta per volgere al termine. Pochi giorni ancora per usufruire di 100 euro a settimana, vediamo come richiederlo e chi sono i destinatari.

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Il 30 giugno scadrà la possibilità di fare domanda all’Inps per ricevere il Bonus da 100 euro volto al sostegno delle famiglie che devono ricorrere all’aiuto di una baby sitter. Con la pandemia, le quarantene, la didattica a distanza, la gestione del lavoro e della famiglia si è complicata e spesso è stato necessario ricorrere ad un aiuto esterno. A risentirne è stato il budget familiare ma il Decreto Sostegni Bis ha confermato e aggiornato la normativa regolatrice del bonus da 100 euro per il servizio di baby sitter in modo tale da fornire aiuto economico a specifici beneficiari.

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Requisiti di accesso al Bonus baby sitter dell’INPS

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Destinatari del Bonus da 100 euro a settimana per l’utilizzo di un servizio di baby sitter sono le famiglie di lavoratori con figli colpiti da Covid 19, in quarantena oppure in didattica a distanza per sospensione dell’attività in presenza. Le tre condizioni citate sono quelle generali ma occorre conoscere i dettagli della misura.

Le circostanze per cui è ammesso l’accesso al Bonus devono essere verificabili. Pertanto, eventuali controlli dovranno appurare la messa in quarantena del figlio minore da parte dell’Asl di appartenenza. A tale scopo verranno visionati certificati che serviranno come prova tangibile per poter ottenere il bonus per il servizio di Baby Sitter.  La didattica a distanza è stata disposta a livello nazionale o regionale, di conseguenza sarà più facilmente verificabile così come quella nata da esigenze locali.

Il minore coinvolto dovrà avere meno di 14 anni o qualsiasi età se affetto da disabilità. In più, i figli per i quali viene richiesta l’agevolazione dovranno essere conviventi e risiede, quindi, sotto lo stesso tetto.

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Condizioni lavorative dei genitori: quando il bonus è concesso

Tra i requisiti per ottenere il Bonus Inps da 100 euro troviamo le condizioni lavorative dei genitori del minore per cui è stato richiesto il servizio di baby sitter. Non sono cambiate rispetto al Bonus del 2020 ma si sono aggiunte due categorie, gli assistenti sociali e la polizia locale.

Gli altri fruitori sono i genitori lavoratori iscritti alla Gestione Separata; i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’INPS o iscritti alle Casse professionali autonome non gestite dell’INPS; il personale del comparto sicurezza, soccorso pubblico o difesa e i lavoratori del settore sanitario, pubblico e privato (medici, pediatri, medici di base, infermieri, soccorritori, personale sanitario del servizio di urgenza, tecnici di radiologia medica, operatori socio-sanitari e autisti).

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Periodo di fruizione

La domanda del Bonus da 100 euro potrà essere richiesta per coprire le spese effettuate dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021. Con la fine della scuola, infatti, non vale più la condizione della didattica a distanza però rimangono i rischi di contagio e quelli legati ad una eventuale quarantena. Questi ultimi due casi consentiranno di avere accesso al Bonus per Baby Sitter ma solo se i genitori non possono svolgere il proprio lavoro in smart working. Nel caso in cui anche uno solo dei due genitori possa lavorare in modalità agile o non lavori affatto il Bonus non verrà erogato.

Importo e domanda del Bonus per servizio Baby Sitter

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L’importo massimo erogabile è di 100 euro indipendentemente dal numero di figli minori a carico. Nonostante questa condizione, la domanda dovrà essere presentata per ogni figlio interessato. La richiesta dovrà essere inoltrata tramite il portale INPS entro il 30 settembre 2021 e il “rimborso” verrà erogato sul Libretto Famiglia, una card che viene ricaricata con la somma prevista in base alle settimane in cui ci si è avvalsi del servizio di baby sitter.

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