Come distinguere un operatore da un truffatore? Te lo spiega Unicredit

Sempre più frequenti le truffe ai clienti di Unicredit che correi in auto dei suoi correntisti con una serie di consigli pratici.

Unicredit
Fonte web

Continuano le truffe ai danni dei clienti Unicredit e per la verità non solo per loro. Anche numerosi clienti Banca Intesa si sono scoperte vittime di truffatori che attraverso tecniche specifiche praticate attraverso lo strumento telefonico, quello più comunemente definito vishing. Unicredit ha ben pensato di proteggere ulteriormente i propri clienti con una serie di consigli pratici per imparare a distinguere un vero operatore della banca da un truffatore, la cosa appare in realtà molto semplice, anche se in effetti non lo è.

La banca, come primo passo spiega ai propri clienti cosa si intende con il termine vishing: “Una truffa che avviene tramite telefono è detta vishing e ha lo scopo di carpire informazioni personali e riservate come i dati di accesso al servizio di Banca Multicanale, la password dispositiva, numeri di carte di credito/di debito/prepagate o il PIN ad esse collegato per poi effettuare delle operazioni fraudolente (ad esempio ricariche, bonifici, acquisti internet)”.

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Come distinguere un operatore da un truffatore? Come riconoscere la voce della banca

Truffa telefonica ai nostri danni: basta rispondere con questa parola
Call center (Fonte foto: web)

Unicredit, quindi da consigli su come evitare di essere truffati e su come preservare il proprio conto corrente. Le informazioni che in genere i truffatori chiedono nel corso delle telefonate vanno tutte in quel senso li. Credenziali per accedere ai servizi on line e di conseguenza prendere quanto più denaro possibile dai nostri conti correnti. La banca prova a fermare questo fenomeno e da oggi parte con i consigli dedicati ai suoi correntisti

La prima cosa che la banca spiega per delineare l’identikit del truffatore è che il truffatore di fingerà dipendente con molta probabilità del Servizio Clienti o dell’Ufficio Antifrode. Da li proverà a stabilire un contatto diretto con il cliente provando a creare quel legame di fiducia con lui. Inizierà poi a parlare di movimenti sospetti per mettere in guardia il cliente ed iniziare a farlo preoccupare. Poi passerà ad una richiesta che la banca non farebbe ma, e cioè chiedere le credenziali di accesso all’Home Banking, numero di carta di credito e pin vari.

Quest’ultimo passaggio è di fondamentale importanza per la banca che precisa ancora una volta che mai un operatore Unicredit chiederà mai ai clienti informazioni personali come pin e credenziali Home Banking.

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Unicredit, insomma, prova a proteggere ulteriormente i propri clienti dalle truffe ancora troppo spesso colpiscono i correntisti. Potrebbe essere la giusta soluzione, sperando nella sempre spiccata attenzione da parte dei clienti della banca.

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