Fisco, non solo IMU: tutti i pagamenti previsti nel mese di giugno

Sono diverse le tasse che i contribuenti italiani dovranno saldare in questo mese. Scopriamo quali sono gli appuntamenti col fisco in programma a giugno

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I pagamenti nei confronti del Fisco non sono di certo tra le tematiche più entusiasmanti per i contribuenti italiani. Volenti o nolenti prima o poi i conti con l’Agenzia delle Entrate vanno saldati.

In realtà non sono pochi i tributi in programma nel mese di giugno anche se alcuni non comportano delle spese eccessive. Sommati tutti insieme possono essere decisamente asfissianti per gli italiani. Dunque vediamo quali sono e in quali giorni sono previste le corresponsioni.

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Fisco: il calendario completo del pagamento dei tributi

Partendo da quella più preoccupante il 16 giugno è il giorno dell’acconto dell’IMU (Imposta Municipale Unica). Si tratta di un’imposta patrimoniale che va ad intaccare i possedimenti immobiliare dei contribuenti. L’eventuale conguaglio è rimandato al 16 dicembre. Sono interessati i proprietari di immobili (ad eccezione della prima casa), aeree fabbricabili e terreni agricoli.

Sono esenti i titolari di partita IVA che hanno i requisiti per i contributi a fondo perduto. Ancora esclusi dal provvedimento le imprese alberghiere, del turismo e dello spettacolo. Nella medesima data si dovrà adempiere anche ai pagamenti della liquidazione dell’IVA (mediante modello F24) per i contribuenti con liquidazione mensile, relativa in questo caso al mese di maggio.

Inoltre è previsto il versamento delle ritenute dei redditi da lavoro sia dipendente (i contributi Inps) che autonomo. Da non dimenticare l’IRPEF e le addizionali trattenute ai dipendenti di maggio.

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Appena 9 giorni per rifiatare e poi è tempo di inviare telematicamente gli elenchi Intrastat all’Agenzia delle Entrate o all’Agenzia delle Dogane. Per chi rientrasse in questa categoria il giorno designato è il 25 giugno.

Dulcis in fundo, il 30 giugno vanno tassativamente pagate il saldo e la prima rata di acconto delle imposte sui redditi, ovvero IRPEF, IRES e IRAP, imposte sostitutive e cedolare secca. È possibile dilazionare questi pagamenti entro il 30 luglio, ma in questo caso è prevista una maggiorazione dello 0,40%.

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