Amazon e il colpaccio Mgm: lo streaming ora è un Risiko

Jeff Bezos stacca un assegno da 8,45 miliardi di dollari: Amazon fa la parte del… leone, mette la freccia e sfida i grandi dello streaming.

Amazon Metro Goldwyn Mayer
Foto di Ray Miller da Pixabay

Un affare da 8,45 miliardi di dollari. La Metro Goldwyn Mayer, gli storici studios di produzione americani, finisce nelle mani del colosso dell’e-commerce. Amazon piazza uno dei colpi più importanti della sua storia, assicurandosi il controllo di una delle top 5 fra le società di produzione cinematografica degli Stati Uniti d’America. Un passo che, di fatto, proietta Amazon ai vertici dello streaming mondiale. L’obiettivo dell’acquisizione, infatti, è quella di affiancare il lavoro della compagnia del leone Leo a quello degli Amazon Studios, incentrati sulla realizzazione di show televisivi e serie.

Anche a livello di imprinting, l’assegno staccato da Jeff Bezos dice la sua. Metro Goldwyn Mayer è attiva dagli anni Venti, è impressa nell’immaginario collettivo per il ruggito del suo leone-mascotte (che nel 1939 si pensò addirittura di utilizzare come attore accanto a Judy Garland per Il mago di Oz) e ha messo la propria firma su alcune delle più grandi produzioni della storia del cinema. Basti pensare a capolavori come Via col vento, 2001: Odissea nello spazio e lo stesso Il Mago di Oz. Alcuni di questi lavori, negli anni, sono passati di mano. Resta il fatto che Mgm rappresenta ancora un nome che fa paura.

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Amazon e il colpaccio Mgm: aumenta la concorrenza streaming

La ragione di tutto questo ha innanzitutto un nome: Amazon Prime Video. L’acquisizione di Mgm, che da sola dispone di 4 mila titoli e 15 mila fra serie e programmi tv, significa rimpolpare il catalogo del canale streaming del colosso di Bezos. Ma non è tutto. Il rafforzamento sul piano cinematografico fa pendant con l’ampliamento già ottenuto nel settore sportivo, grazie ai diritti ottenuti su alcune partite della Champions League 2021-2022 e dei Mondiali in Qatar del prossimo anno. Un’offerta che, per i 200 milioni di utenti, diventa man mano sempre più ricca.

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Ma è inevitabile che, in tempi di streaming a gogo, la mossa di Bezos metta Amazon in una posizione di sfida rispetto ad altri colossi nati o adeguatisi alle nuove esigenze. Netflix soprattutto, ma anche Disney o la giovanissima Warner-Discovery: pedine di un’enorme scacchiera che somiglia sempre di più a un Risiko, nel quale ogni mossa rischia di far perdere troppo terreno a chi la subisce. Del resto, considerando l’avanzata degli ultimi tempi, è proprio il caso di dirlo: Amazon fa la parte… del leone.

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