Mutui, le novità del Decreto Sostegni Bis non sono per tutti

Tutte le novità per i mutui che riguardano i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni: requisiti, imposte, come presentare la domanda.mutuo casa ristrutturazione

In arrivo grandi novità nel mondo dei mutui: i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni hanno la possibilità di accedere, per l’acquiso di una prima casa, al Fondo di garanzia dello Stato. La misura è inserita nel decreto Sostegni Bis che il Consiglio dei ministri ha discusso lo scorso giovedì e che dovrebbe essere inserito nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale.

Il Fondo di garanzia è stato rifinanziato per il 2021 con 290 milioni di euro e secondo le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni potrà coprire fino all’80% del valore dell’immobile. Da sottolineare come in un primo momento si fosse paventata la possibilità che il Fondo potesse coprisse addiruttura fino al 100%. Ma a quanto sembra le cose non stanno così.

La norma contenuta nel Decreto Sostegni Bis è rivolta ai giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni, che hanno intenzione di acquistare una prima casa e non hanno un indice ISEE superiore ai 30.000 euro. Chi ha questi requisiti potrà contare sull’aiuto dello Stato che svolgerà la funzione di garante nel rapporto tra il richiedente e la banca, facilitando quindi la concessione del credito

Le domande di accesso al Fondo di garanzia dovranno pervenire entro il 30 giugno 2022 attrraverso l’invio all’Istituto Bancario del modulo che gli interessati potranno trovare sul sito Consap.

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Mutui e Decreto Sostegni Bis: le imposte eliminate

Un altro elemento importante contenuto tra le agevolazioni del Decreto Sostegno Bis riguarda le imposte: sono eliminate quelle di registro, quella ipotecaria e catastale eccezion fatta per coloro che hanno intenzione di acquistare immobili che al catasto sono registrate come A1, A8 e A9, ovvero dimore di lusso, grandi ville o castelli.

Vantaggi anche per i giovani under 36 che decidono di acquistare un immobile direttamente da un’impresa edile, con un credito di imposta sull’IVA al 4% con la possibilità di poterlo portare in compensazione.

Come detto, per l’ufficialità si deve attendere che il testo ufficiale del Decreto Sostegni Bis sia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale: un dettaglio non da poco visto che soprattutto negli ultimi mesi in materia fiscale non sono state poche le divergenze tra quanto trapelato ufficiosamente e quanto poi realmente entrato in vigore.

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