Soldi e contraffazione, la classifica: ecco le valute più “amate” dai falsari

Dallo Yuan cinese al dollaro americano: il problema della contraffazione attraversa tutto il mondo, nonostante l’impegno delle autorità mondiali.

Soldi contraffazione
Foto di F1 Digitals da Pixabay

Dollaro americano, peso, rupia, yuan e dollaro canadese. C’è qualcosa che accomuna queste valute e, di certo, non è il fatto di essere delle monete attualmente in uso in determinati Stati del mondo. O comunque non solo questo. Una particolare graduatoria, infatti, riporta le cinque valute (fra monete e banconote) più contraffatte al mondo. Un modo per mettere in guardia chi le utilizza, chi viaggia e anche chi ha deciso di trasferirsi in un determinato Paese. Del resto, il problema della contraffazione è tutt’altro che sconosciuto e una piccola guida su come riconoscere un’eventuale banconota fasulla è sempre bene accetta.

Esistono delle vere e proprie task force contro i contraffattori. Strumenti per combatterli, modi per scovarli e, finanche, delle metodologie per individuare una moneta falsa e distinguerla da una autentica. Le stesse banche centrali svolgono questo tipo di lavoro, combattendo la criminalità organizzata e anche delle bande spot che utilizzano questo metodo a scopo di lucro. I Paesi hanno anche delle leggi ad hoc per punire il reato di contraffazione. Non sempre, però, tutto questo scoraggia i criminali. Specie in alcune Nazioni.

LEGGI ANCHE >>> Soldi, attenzione: ecco le 5 peggiori abitudini da evitare

Soldi e contraffazione, la classifica: il dollaro Usa in prima posizione

5. Dollaro canadese

Il dollaro canadese rientra nella infausta top 5, in ultima posizione. La moneta ufficiale del Canada viene creata in plastica, precisamente con un substrato di polipropilene ma questo non la mette al riparo dalla contraffazione. Per riconoscerla, è bene guardare la finestra trasparente che mostra il ritratto di un edificio nazionale. Sotto il ritratto, anche la parola “Canada” risulta trasparente e leggermente ricurva.

4. Yuan

La moneta ufficiale della Repubblica popolare cinese è la più numerosa e utilizzata al mondo, considerando il miliardo e mezzo di persone che vivono in Cina. Forse per questo si tratta di una delle valute più soggette a contraffazione a livello mondiale. Nel 2013, un uomo è stato arrestato con l’accusa di gestire quasi l’intero traffico di banconote false del Paese (circa il 97% delle banconote false circolanti pare fossero attribuibili a lui). Ora, il governo ha adottato un particolare inchiostro cangiante per limitare l’azione dei falsari.

3. Rupia indiana

Si resta in Asia, questa volta in India, con la rupia che si piazza al terzo posto della infausta top. Addirittura 4 miliardi di banconote contraffatte sono state individuate dalla Reserve Bank of India negli ultimi 10 anni. Un dato purtroppo in costante crescita, tanto da spingere il governo a invalidare le banconote da 500 e 1.000 rupie. Sono trascorsi quattro anni e il problema pare tutt’altro che risolto.

2. Peso messicano

Ancora continente americano. Stavolta è il Messico a mettere la sua moneta in classifica, con un poco edificante secondo posto. Stando ai dati della Banca nazionale messicana, le autorità stanno cercando di sensibilizzare la popolazione e di limitare la circolazione di banconote false attraverso campagne mirate, invitando alla riconsegna. Il fatto di non ricevere denaro autentico in cambio, tuttavia, starebbe limitando l’azione.

LEGGI ANCHE >>> Truffa Ping Call: in che modo può farvi perdere tutti i vostri soldi

1. Dollaro statunitense

Completa il trio del Nord America il dollaro statunitense, in cima alla classifica delle banconote più soggette a contraffazione, soprattutto per quanto riguarda le banconote da 20. Tuttavia, sembra che la maggior parte dei dollari contraffatti arrivi dall’estero. Di contro alle azioni delle autorità, i falsari hanno sviluppato dei metodi particolarmente efficaci. Per questo risulterebbe così diffusa la pratica di contraffazione, servendosi di banconote praticamente identiche agli originali.

Impostazioni privacy