Ci sono alcuni casi in cui è suggerito non effettuare alcun pagamento in contante, anche per non dover pagare le multe

Ormai, la lente del Fisco ha reso pericoloso qualsiasi spostamento di denaro. Sempre più leggi sui pagamenti autorizzati o meno ed oggi, anche solo regalare dei soldi ad un parente, rischia di farci incappare in una sanzione.
Utilizzare i contanti oltre una certa soglia può portare a gravi sanzioni, e poco importa se abbiamo agito in buona fede o meno, secondo il Fisco saremo colpevoli e quindi potremmo ricevere una multa anche salata. Per questo motivo, meglio sapere quando non bisogna mai pagare in contanti.
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Ecco quando non dobbiamo effettuare il pagamento in contanti
Se spostiamo una somma contro quello che ad oggi è previsto dalla legge, non incappiamo in sanzioni penali, ma le multe come detto, possono essere molto salate. Ed allora, prendiamo appunti, e vediamo quando è pericoloso non pagare con carta. Tutto questo è voluto dallo Stato non solo per controllare le nostre spese, ma anche per la lotta all’evasione, e per non dare possibilità di effettuare riciclaggi di danaro.
Fino al 31 dicembre 2021 il limite permesso per un pagamento in moneta è di 1.999,99 euro. La sanzione minima prevista per chi invece contravviene a questa regola ed effettua un pagamento maggiore in moneta, è di 2.000 euro. Tra l’altro pagare con carta moneta, rischia anche di far perdere al cittadino, alcune agevolazioni fiscali.
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Un esempio sono gli sgravi fiscali che vanno a crearsi per chi effettua spese mediche. Se non paghiamo tramite mezzi elettronici, non ci sarà la riprova del trasferimento di soldi effettuato e potremmo perdere il nostro 19% che è nostro di diritto. Infine, è consigliato non pagare in contanti spese condominiali, di fitto o per diverse forme retributive. Questo semplicemente a nostra difesa, perché tutto ciò che paghiamo tramite carta, dimostra che il nostro versamento è stato regolarmente effettuato.