Le banche chiudono i conti sgraditi: chi difende i cittadini?

Le banche dispongono e disfano a loro piacimento. I cittadini sono stanchi e chiedono di essere maggiormente tutelati.

Soldi banche

Gli utenti, i cittadini correntisti di istituti di credito non sono tutelati. Questo è quanto emerge dalle ultime settimane di cronache in merito alle disposizioni di alcune banche, che considereranno conclusi i rapporti con correntisti con saldo troppo alto e scarsamente dinamico. Si vuole spingere all’investimento alla movimentazione del denaro. Nessuno in questo caso tutela i cittadini, nemmeno le istituzioni che dovrebbero con molta probabilità, farlo.

Altra questione annosa è quella che riguarda le commissioni che alcune banche aumentano indiscriminatamente sia per quel che riguarda i conti con importi superiori ad una certa soglia, sia per le gestioni vere e proprie dei conti correnti di qualsiasi entità. Un atteggiamento che troppo spesso non trova figure istituzionali o meno capaci di contrastare o quantomeno fornire ai cittadini l’adeguata preparazione per difendersi da tutto ciò.

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Le banche chiudono i conti sgraditi: i risparmi di una vita a rischio

Le banche, come anticipato, negli ultimi mesi mettono in campo una vera e propria battaglia contro i risparmi degli italiani. I risparmi di una vita che soltanto perchè “immobili” su un conto corrente rischiano di essere in qualche modo estromessi dalle logiche degli istituti di banca. Per fortuna, però i cittadini non sempre sono soli, ci sono sigle e piattaforme interessate alle posizioni fragili e complesse in alcuni casi degli italiani.

Per tutti i cittadini che hanno riscontrato difficoltà con i propri istituti di credito, l’alleato migliore è senza dubbio il comparatore  SOStariffe utilizzabile anche in  modalità mobile scaricando l’app per interagire con la piattaforma anche direttamente dallo smartphone. In ogni caso, questo tipo di provvedimento potrebbe essere utile secondo la stessa realtà finanziaria a cambiare la cultura del risparmio degli italiani.

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La cultura del risparmio in tutto e per tutto potrebbe lasciare campo a quella degli investimenti da parte dei correntisti. Una visione più dinamica e meno immobile per cosi dire, in cui a guadagnarci possono essere davvero tutti.

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