La politica discute ma il coprifuoco resta: e chi sgarra rischia grosso

Batoste da 400 a 1.000 euro per chi viene colto in strada oltre il coprifuoco senza ragioni valide. Pochissime le eccezioni alla regola.

Coprifuoco sanzioni
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Si continua a discutere sul nodo del coprifuoco dopo le 22. Praticamente l’unica misura rimasta integra (per le zone gialle naturalmente) delle disposizioni che hanno accompagnato il più recente periodo dell’Italia in pandemia. Come integro è rimasto l’orario, dalla maggior parte degli italiani considerato incongruente rispetto alla concessione fatta ai ristoranti (all’aperto) di riaprire la sera. Effettivamente un limite di tempo abbastanza estremo, che anticipa di parecchio l’orario della cena (perlomeno alle 19) e mette paletti ben precisi alle attività di ristorazione.

Limiti che prendono forma anche sul piano delle sanzioni. Contravvenire al coprifuoco, per quanto sia una disposizione estremamente divisiva sul piano politico, significa andare incontro a parecchi guai. Multa salata per chi viene colto in strada fuori dall’orario consentito, a meno che non si tratti di motivazioni tangibili e concrete. In sostanza, pugno di ferro rimasto, a prescindere dall’insistenza dei partiti del Centrodestra che premono per un alleggerimento della misura.

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La politica discute ma il coprifuoco resta: le ragioni che valgono l’eccezione

L’unica concessione è il fatto che l’essere colti in flagrante non comporterà provvedimenti sul piano penale. Per violazione del coprifuoco, infatti, l’unica sanzione è sul fronte amministrativo, con possibilità di contestazione entro 30 giorni dalla notifica. Da un punto di vista pecuniario, le sanzioni si attestano fra un minimo di 400 euro e un massimo di 1.000, anche se le Forze dell’Ordine hanno facoltà di aumentare l’importo in base alla tipologia di violazione. Niente eccezioni nemmeno per chi si prolunga troppo a cena al ristorante. Alle 22 la porta di casa dev’essere chiusa con noi tutti dentro, niente sgarri.

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Poche le eccezioni alla severa regola. Restano, infatti, quelle concesse per l’autocertificazione classica, ovvero motivi di lavoro, di studio oppure di necessità e urgenza. In sostanza, qualora ci si sposti per ragioni legate alla salute dell’individuo (ad esempio per andare in pronto soccorso o dal proprio medico, ma anche in farmacie notturne) non si incorrerà in sanzioni. A patto che le ragioni dello spostamento non siano considerate procrastinabili anche alla mattina. In pratica, dovrà trattarsi di un’urgenza estrema. Sempre che non si tratti di ragioni di lavoro. In tutti gli altri casi scatterà la multa. Con sconto del 30% se pagata entro cinque giorni. Unico alleggerimento.

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