Il caffè è un piacere: chi non ha soldi se lo trova pagato

La cultura partenopea ci ricorda di questa meravigliosa tradizione, nata in tempi difficili, che oggi, da qualche parte, ancora resiste.

Caffè
Caffè (Adobe)

La cultura partenopea con le sue mille sfaccettature, gli usi, i costumi, smarriti nel tempo, spesso recuperati, unici e meravigliosi, ritorna sempre, e sempre pone spunti di riflessioni. Tra le abitudini, le usanze, se cosi possono essere chiamate, maggiormente in uso nei tempi andati, e per questo continuamente raccontate e tirate fuori dalla memoria storica collettiva, c’è quella del caffè sospeso. Qualcosa di assolutamente unico, di cui non vi è alcuna traccia altrove.

A Napoli, cosi come in ogni parte d’Europa  negli anni quaranta c’era la guerra. Gli stenti, la sofferenza, spinsero quelli che ancora potevano permettersi certi “lussi” a trovare la giusta idea per spingere tutti a godere di quelli che sono considerati piccoli piaceri quotidiani. Un modo per dimenticare le tragedie del conflitto bellico. Nacque cosi il caffè sospeso. In pratica, chi poteva permetterselo, al bar, o in strada, pagava due caffè, uno per se, ed un altro per chi sarebbe arrivato, dopo, in qualche modo a reclamarlo.

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Il caffè è un piacere: a Napoli forse più d’ogni altro luogo al mondo

La persona che dall’altra parte sperava di ricevere la cordiale attenzione, in genere era solita chiedere ad ogni bar, se ci fosse un caffè sospeso. Ricevuta la risposta affermativa, il gesto solidale sarebbe stato compiuto. Un tradizione, una modalità di vedere le cose, di agire, assolutamente fuori dal comune. Napoli, culla di solidarietà e cura per il prossimo, che negli scorsi anni ha provato a recuperare questa tradizione smarrita nel tempo.

Qualche anno fa, infatti, su iniziativa di una nota caffetteria partenopea, fu rilanciata con successo la pratica del caffè sospeso. La cosa riscosse un modesto successo, ed in città si tornò a parlare di quella pratica tanto generosa ed altruista.

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Napoli per certi versi unica, riscopre una delle sue più affascinanti tradizioni. Usanza spesso dimenticata, ma oggi, nella memoria collettiva, più che mai, di un intero popolo.

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