Politica sull’altalena: chi sale e chi scende, un dato clamoroso dall’ultimo sondaggio

La politica italiana risente della pandemia ma soprattutto delle scelte fatte. E il sondaggio Winpoll dice Giorgia Meloni sfiora la leadership del Centrodestra.

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Foto di Wokandapix da Pixabay

In tempi di governo di larghe intese un sondaggio politico lascia il tempo che trova. O forse no. La questione può essere analizzata da entrambi i punti di vista, specie perché le risposte che possono arrivare possono dire molto e poco allo stesso tempo. Se si ritiene il periodo di un governo a più partiti come un test probante, allora il sondaggio potrebbe indicare chi, all’interno dell’esecutivo, potrebbe in caso fare la voce più grossa. Del resto, l’ultima crisi politica ha dimostrato che anche la minor forza di una maggioranza è in grado di far cadere la torre se decide di sfilare un mattone.

Winpoll, per conto de IlSole24Ore, ha provato a tracciare l’andamento del sistema partitistico italiano, così da capire quale forza politica al momento sia più avanti nel gradimento degli italiani. E i dati che ne vengono fuori sono abbastanza rilevanti: la Lega resta avanti ma la scelta di appoggiare un governo a guida Draghi sembrerebbe aver pesato sugli affezionatissimi del Carroccio. Una situazione che vede la leadership del Centrodestra abbastanza instabile, considerando che c’è qualcun altro che prova a mettere la freccia.

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Politica sull’altalena:

Fratelli d’Italia e la sua leader, Giorgia Meloni, ridono più di tutti. Il problema della Lega, stando al sondaggio, sarebbe stato proprio decidere di tornare in ambito governativo, rinunciando all’esclusività dell’opposizione. La granitica posizione di FdI, invece, sembra aver riscontrato il gradimento di parecchi: il partito dell’ex ministro viaggia a vele spiegate verso il tetto del Cdx, arrivando ad appena tre punti percentuali dal Carroccio (19,1% contro 22,2%). Il che significa, se non dovessero esserci clamorose inversioni, immaginare di qui a breve una leadership diversa in seno al Centrodestra unificato. Per dovere di cronaca c’è anche Forza Italia, seppure decisamente staccata (6,7%).

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A sinistra la situazione sembra arridere al Partito democratico del neo-segretario Enrico Letta. L’avvicendamento con Zingaretti sembra aver giovato al Nazareno, che viene dato a oltre il 20%. Una boccata d’ossigeno dopo che, in concomitanza con il passo indietro del governatore del Lazio le intenzioni di voto avevano subito una regressione altrettanto marcata. Forse potrebbe aver pesato la crisi ma Italia Viva di Matteo Renzi sembra navigare in cattive acque: 2,5%, ovvero sotto la soglia di sbarramento. Quella che raggiungerebbe, invece, Carlo Calenda con Azione (3,1%). Quarto posto complessivo per il Movimento 5 stelle, dato al 14,1%. Chissà cosa uscirebbe se si dovesse tentare la quadra coi dem.

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