INPS, assegni da 1700 euro per casalinghe e donne disoccupate: cosa c’è da sapere

Buone notizie per casalinghe e donne disoccupate che in possesso di determinati requisiti possono ottenere un assegno in Inps di oltre 1700 euro. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Gli ultimi mesi sono stati segnati dall’impatto negativo del Covid che continua ad avere un impatto negativo sulle nostre vite sia dal punto di vista sociale che economico. A causa delle varie restrizioni, infatti, molte attività sono al momento chiuse, con inevitabili ripercussioni sul bilancio di numerose famiglie. Un momento storico particolarmente difficile che vede il governo alle prese con l’importante compito di offrire delle valide forme di aiuto alle persone maggiormente colpite dalla crisi.

Ne è un chiaro esempio il Decreto Sostegni che, dopo essere stato approvato dal Consiglio dei ministri, porta con sé contributi a fondo perduto, ma anche altre misure come la proroga dello stop ai licenziamenti. Oltre alle misure del decreto targato Draghi, bisogna sapere che è possibile beneficiare anche di altre agevolazioni. Ne sono un chiaro esempio gli assegni Inps da 1700 euro rivolti a casalinghe e donne disoccupate. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo assieme chi ne ha diritto e quali sono i requisiti richiesti.

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INPS, assegni da 1700 euro per casalinghe e donne disoccupate: chi ne ha diritto

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In presenza di particolari condizioni economiche è possibile beneficiare di particolari sussidi. A tal proposito interesserà sapere che le casalinghe e le donne disoccupate possono ottenere un assegno Inps da 1700 euro, pari a 348,12 euro al mese per 5 mesi. Per accedere a tale misura bisogna essere in possesso di determinati requisiti.

In particolare il soggetto richiedente deve essere una neo mamma e deve presentare apposita domanda al comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dell’adozione. Oltre a compilare il modulo apposito, bisogna allegare una serie di documenti. Tra questi si annoverano il certificato di nascita e la fotocopia della tessera sanitaria del neonato, ma anche il modello ISEE e un documento di riconoscimento in corso di validità.

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Ma non solo, è necessario presentare la DID, grazie alla quale è possibile accertare lo stato di disoccupazione. Da non dimenticare poi il codice IBAN del conto sul quale si desidera ottenere l’accredito.

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