Amazon, attenzione: non aspettatevi pacchi. Ecco cosa sta succedendo

Brutte notizie per chi attende la consegna di un pacco ordinato da Amazon. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

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Amazon (Fonte foto: web)

Il Covid ha cambiato, purtroppo, molte nostre abitudini. Al fine di contrastarne la diffusione infatti, il governo ha deciso di adottare delle restrizioni, che finiscono per avere inevitabilmente delle conseguenze che non possono passare inosservate. A partire dal distanziamento sociale, passando per l’utilizzo della mascherina, fino ad arrivare al coprifuoco e alla chiusura di molte attività, sono davvero tante le cose a cui bisogna necessariamente prestare attenzione. Un contesto particolarmente complicato, che vede un numero crescente di persone optare per gli acquisti online.

Non a caso nell’ultimo periodo si registra un vero e proprio boom dell’e-commerce. Proprio tale settore, ed in particolar modo Amazon, infatti, hanno visto aumentare notevolmente i propri guadagni. Dall’altro canto coloro che trasportano i prodotti hanno visto aumentare notevolmente la mole di lavoro a loro carico. Una situazione particolarmente complicata da gestire, che potrebbe portare molti a non ricevere nella giornata di oggi i prodotti ordinati sul sito del colosso del commercio elettronico. Ma cosa sta succedendo? Entriamo nei dettagli e scopriamolo assieme.

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Amazon, attenzione: non aspettatevi pacchi. Oggi, lunedì 22 marzo, primo sciopero in Italia

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Brutte notizie per chi attende la consegna di un pacco ordinato su Amazon. Oggi, lunedì 22 marzo 2021, infatti, si svolgerà il primo sciopero dell’intera filiera della multinazionale e che dovrebbe interessare i lavoratori dei magazzini e dei centri di smistamento, ma anche coloro che operano per le aziende di trasporti che portano i pacchi direttamente nelle case dei clienti. Potrebbero essere circa 40 mila i lavoratori coinvolti, con una situazione che potrebbe comportare il rallentamento o addirittura la mancata consegna, nella giornata di oggi, di alcuni pacchi.

A proclamare lo sciopero, ricordiamo, sono stati i sindacati confederali dei trasporti, FILT CGIL, FIT CISL e Uiltrasporti, che fanno riferimento ai tre sindacati principali, ovvero CGIL, CISL e UIL. Ma non solo, sono stati organizzati anche alcuni presidi davanti ai magazzini più importanti, anche se al momento non è ancora chiaro quanti saranno i lavoratori che realmente decideranno di prendere parte a tale iniziativa.

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Lo scopo è quello di chiedere una serie di tutele a favore dei lavoratori, che si ritrovano a dover fare i conti con ritmi di lavoro particolarmente elevati. Proprio per questo motivo i sindacati vorrebbero avere un confronto con l’azienda, al fine di definire un accordo su alcuni temi particolarmente importanti come la distribuzione dei carichi di lavoro e l’orario.

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