IMU al 50% sulla seconda casa: in quali casi è prevista l’agevolazione

Scopriamo insieme quando è prevista la riduzione dell’Imu al 50% sulla seconda casa. Ecco le casistiche che prevedono questa particolare agevolazione

Imu

L’Imposta Municipale Unica meglio nota come Imu è una spesa di non poco conto che le famiglie italiane si ritrovano a pagare qualora abbiano una seconda casa. Esistono però dei metodi attraverso cui è possibile arrivare addirittura ad una riduzione del 50% della suddetta tassa.

Ciò può avvenire in base ad alcune tipologie di contratto di locazione previste tra familiari, che possono portare ad un calcolo decisamente più benevolo per quanto concerne l’Imu. In linea di massima riguarda le situazioni in cui i genitori permettono a loro figli di vivere in abitazioni di loro proprietà a titolo gratuito. Ma esistono dei paletti di cui tener conto.

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IMU al 50% sulla seconda casa: come ottenerla

In base a quanto stabilito dalla Legge numero 208/2015 che ha avuto degli effetti sui contratti in comodato gratuito, quando viene stipulato e registrato tra familiari comporta una significativa riduzione dell’IMU.

Ciò però avviene solo a patto che chi riceve l’immobile a titolo gratuito lo utilizzi come abitazione principale. Inoltre è necessario che colui che concede l’abitazione risieda in un’altra di sua proprietà e situata nel medesimo comune. 

Facendo un esempio pratico, se un genitore lascia la casa di proprietà ad un figlio e va a vivere in affitto, l’agevolazione non può essere applicata. Altro caso che non prevede sconti è quello delle abitazioni di lusso, ovvero quelle che rientrano nelle categorie A/1, A/8 e A/9.

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La riduzione al 50% è invece prevista per i fabbricati di interesse storico ed artistico. Insomma, la prerogativa principale è l’uso abitativo dell’immobile. Ad ogni modo chi vuole godere di questa agevolazione deve comunque informarsi sulle condizioni e le modalità proposte dal proprio comune di appartenenza.

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