Vanno a messa, ma al rientro in appartamento li attende l’amara sorpresa

Tornati dalla funzione religiosa, la famiglia si è ritrovata una bruttissima sorpresa con la casa totalmente svaligiata.

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Con la situazione economica precaria data dalla pandemia, anche la criminalità sta consequenzialmente aumentando.

I furti e le rapine sono sempre più all’ordine del giorno e spesso colpiscono anche dei ceti non ricchi ed agiati.

Questa volta l’amara vicenda ha colpito una famiglia di Sant’Elpidio a Mare, comune in provincia di Fermo, nelle Marche.

Questi allontanatisi da casa semplicemente per partecipare alla funzione religiosa della messa, tornando a casa l’hanno ritrovata totalmente svaligiata.

Al ritorno infatti alle 19.30 di sera, successivamente alla funzione, hanno trovato la porta forzata e la mancanza di una serie di oggetti di valore.

Truffe alle persone più fragili: la pandemia rende più cattivi

Vengono dunque prese di punta sempre di più le categorie di persone più indifese, coloro che più difficilmente possono difendersi, anche nella serie di truffe che stanno accadendo.

Una truffa ad esempio avviene telefonicamente, prende di mira come sempre persone anziane indifese che vengono raggirati sfruttando la paura del covid.

Questi vengono infatti contattati da una persona che, sapendo che questi hanno figli e che i figli non vivono più in casa con loro, organizza una menzogna da dire per rubare migliaia di euro.

Infatti l’anziano viene convinto che il figlio o la figlia siano ricoverati a causa del covid e che abbiano bisogno urgentemente di un pagamento tra i 5000 ed i 7000 euro per essere curati. Gli stessi truffatori poi si dirigono a casa della vittima per ritirare i soldi.

Purtroppo su molti la truffa funziona, per questo bisogna porre massima attenzione a chi chiama.

Un’altra particolare truffa sta sfruttando anche il coronavirus, ma questa volta l’inganno arriva a persone inconsapevoli tramite una email di posta elettronica.

La truffa arriverebbe con oggetto un “Relief Fund Contribution” ovvero una raccolta fondi, in questo caso appunto dedicata al covid.

Questa raccolta fondi propone un compenso monetario che viene inviato al ricevente della email, per aiutare la ricerca sul virus. Vengono richieste come informazioni solo i dati personali dell’utente ed il numero telefonico.

Da qui però, per chi cascasse nel tranello, sarebbe semplice per i ladri prosciugare il conto corrente del malcapitato e lasciarlo senza soldi e con il rimpianto di aver creduto a qualcosa che sfruttava una situazione cosi seria.

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