Figli e risparmi: ecco come istruire i ragazzi alla gestione dei soldi

Libretti di risparmio o conti corrente: la presenza del genitore è fondamentale per insegnare ai propri figli il valore e l’utilità del risparmio.

Figli risparmi
Foto di Gerhard G. da Pixabay

La paghetta mensile è qualcosa che, probabilmente, ha accomunato molte persone. Un piccolo fondo che i genitori, a cadenza regolare, elargivano (ed elargiscono tuttora in molte occasioni) per consentire ai figli di possedere una piccola somma da utilizzare per le proprie piccole spese. Ecco, un buon metodo per insegnare loro l’importanza della gestione del denaro, proporzionata naturalmente alle loro esigenze. Un esempio ancora migliore, sarebbe aiutarli ad aprire un conto corrente, in banca o alla posta.

Quest’ultimo gesto in particolare, da compiere una volta che i figli abbiano raggiunta una determinata età (almeno sufficiente a comprendere quanto stiano facendo), può essere una buona implementazione alla loro educazione. Imparare a gestire entrate e uscite, o semplicemente a stare attenti a quanto entra e quanto esce, sviluppando una maturità tale da ragionare in termini di risparmio.

Non è sempre un compito facile. Per questo è bene conoscere qualche piccolo trucco, che possa consentire ai ragazzi di comprendere l’importanza della gestione dei propri risparmi e agli adulti di non faticare troppo a insegnargliela. Innanzitutto bisogna sempre ricordare che, avendo a che fare ad esempio con dei minorenni, la presenza del genitore è essenziale anche in termini legali. La legge, infatti, impone che un genitore sia presente all’apertura di un conto, che può comunque essere intestato al proprio figlio.

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Figli e risparmi: due semplici trucchi per imparare a gestire i propri soldi

Alcuni istituti di credito differenziano in questo senso. Nel senso che, per un minore fra zero e dodici anni, si può ragionare esclusivamente in termini di libretti di risparmio. Un’opzione che non prevede né spese di apertura né tantomeno di gestione. Al contempo, però, non si parla nemmeno di incasso o pagamento. In sostanza, il ragazzo potrà solo versare all’interno il proprio denaro per conservarlo.

Dai 12 ai 17 anni, invece, sarà possibile aprire un conto corrente con delle agevolazioni, ad esempio i costi più bassi. In questo caso, ci sarà la possibilità di pagare o ricevere sul conto dei soldi. E la presenza del genitore sarà ancora più importante, specie per far capire al minore quanto sia importante stare attenti a ciò che si guadagna.

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