Finge di avere il cancro: spende i soldi delle donazioni per fare la bella vita

Lancia una raccolta fondi per ottenere delle donazioni per curare un cancro alle ovaie. Peccato che fosse tutto finto, con la donna che ha speso tutti i soldi ricevuti per fare la bella vita.

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Soldi (Fonte foto: Pixabay)

In un’epoca come quella attuale in cui siamo tutti connessi, sono tante le iniziative a cui è possibile prendere parte grazie al web. Ne sono un chiaro esempio le raccolte fondi online, grazie alle quali è possibile chiedere aiuto a persone che si trovano in ogni angolo del pianeta, in modo tale da poter finanziare una determinata causa. A partire da progetti lavorativi, fino ad arrivare a donazioni a sostegno della ricerca, d’altronde, sono tante le campagne a cui poter aderire.

Allo stesso tempo, purtroppo, è sempre bene prestare la massima attenzione. In alcuni casi, infatti, è possibile imbattersi in dei tentativi di truffa. Lo sanno bene coloro che sono caduti nel tranello di una donna che ha organizzato una raccolta fondi, facendo finta di avere un cancro alle ovaie. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa è successo.

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Finge di avere il cancro e lancia una raccolta fondi: spende i soldi in viaggi e gioco d’azzardo

donazioni Antitrust
Fonte: Pixabay

Stando a quanto riportato dal Daily Mail, Nicole Elkabbas, inglese di 42 anni, è stata condannata a due anni e nove mesi di prigione dopo aver truffato molte persone attraverso una finta raccolta soldi. La donna, infatti, ha fatto finta di avere un cancro alle ovaie al fine di intascare dei soldi, per poi spenderli tutti in viaggi e nel gioco d’azzardo. La Elkabbas aveva creato un sito ad hoc per la raccolta fondi, sostenendo di essersi sottoposta a tre operazioni e sei cicli di chemioterapia. Ma non solo, aveva bisogno di soldi per un farmaco in Spagna che presentava come la “sua unica possibilità di salvezza“.

In tanti, purtroppo, sono caduti nella sua trappola, tanto da versare dei soldi, pronti ad aiutare una persona in difficoltà. Peccato, che nella realtà dei fatti, si sono trovati a dover fare i conti con una vera e propria truffa. La donna ha provato a difendersi sostenendo di soffrire di ludopatia. La giuria, però, non ha creduto alla sua versione dei fatti e ha deciso di condannarla.

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