Quanto guadagna una ginecologa: tutto quello che c’è da sapere

Tra le professioni più ambite, sono in molti a chiedersi quanto guadagna una ginecologa. Entriamo quindi nei dettagli e scopriamolo assieme.

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Una volta terminate le scuole superiori, chi desidera diventare una ginecologa deve iscriversi alla facoltà, a numero chiuso, di Medicina e Chirurgia. Terminato il percorso di laurea, quindi, bisogna specializzarsi proprio in ginecologia. Un percorso indubbiamente lungo, ma che alla fine può portare numerose soddisfazioni. Non a caso si tratta di una delle professioni più ambite, ma che richiede tanta dedizione e soprattutto amore per questo lavoro.

Fatte queste premesse, quindi, sorge spontanea una domanda: quanto guadagna una ginecologa? A tal proposito bisogna sottolineare che non è possibile dare una risposta univoca, in quanto la retribuzione è ovviamente influenzata da vari fattori, quali ad esempio il posto di lavoro e gli anni di servizio. Entriamo quindi nei dettagli e scopriamo assieme quanto guadagna.

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Quanto guadagna una ginecologa in base agli anni di esperienza

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Come già detto non è possibile stabilire a priori quanto guadagni una ginecologa, in quanto lo stipendio è influenzato da vari fattori, quali ad esempio l’anzianità di servizio. A tal proposito partiamo con dire che gli specializzandi fanno riferimento ad un’apposita regolamentazione nazionale, in base alla quale percepiscono 1700 euro al mese, senza avere però la tredicesima. Per quanto riguarda il monte orario, invece, è pari a 36 ore settimanali, fino ad un massimo di 48 ore, straordinari inclusi. Dopo aver visto quanto guadagna un specializzando, vediamo a quanto ammonta lo stipendio di un professionista che lavorare presso un ospedale pubblico.

Ebbene, in questo caso può percepire dai 2000 ai 3500 euro al mese, in base agli anni di attività. Bisogna però ricordare che in genere un medico che lavora in ospedale sottoscrive anche una polizza privata di assicurazione per tutelarsi in caso di errori. Questo comporta inevitabilmente una riduzione della paga effettiva. In presenza di un primario in ginecologia, invece, è facile intuire che le retribuzioni risultino superiori, tanto da parlare di cifre pari a circa 4500 euro al mese. Il motivo di questa differenza salariale è da rinvenire, ovviamente, nelle maggiori responsabilità a carico. Per quanto riguarda i ginecologi privati, invece, non è possibile stabilire una retribuzione fissa, in quanto dipende, ovviamente, dal numero di pazienti. In linea di massima, comunque, per ogni visita si spende minimo 60 euro, riuscendo comunque a superare facilmente tale importo.

Professione ginecologa: occhio alle differenze

Una volta visto come può variare il compenso in base agli anni di esperienza e responsabilità, sono in molti a chiedersi se anche in questa professione si assiste ad una differenza salariale in base al genere. Ebbene, in base ad alcuni studi sembra che nemmeno i medici sfuggano al cosiddetto gender gap, con le donne che guadagnano mediamente il 15-30% in meno rispetto ai colleghi uomini. Tra i motivi alla base di questa differenza sembra si possa annoverare una minor flessibilità oraria, dovuta alla necessità di dover conciliare le esigenze professionali con quelle famigliari.

Volgendo uno sguardo all’estero, inoltre, interesserà sapere che negli Stati Uniti, ad esempio, la professione della ginecologa è tra le più retributive, arrivando ad avere redditi medi che oscillano dai 180 ai 208 mila dollari all’anno. Stesso discorso vale anche per la vicina Svizzera, dove in alcuni casi i compensi risultano quasi triplicati rispetto a quelli percepiti in Italia, già a partire dai specializzandi.

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