Pensionamento anticipato: l’INPS fissa tutte le regole

Il pensionamento anticipato sembra essere un miraggio sempre più lontano per molti lavoratori. Ogni anno le regole cambiano, vediamo quelle in vigore attualmente.

pensionamento anticipato
Fonte: Pixabay

Nel nostro sistema giuridico un lavoratore, in via ordinaria, può ritirarsi dal mondo del lavoro in presenza di due requisiti:

  • aver compiuto almeno 62 anni di età, un massimo di 67;

  • aver versato almeno 38 anni di contributi;

con una finestra mobile di tre mesi per i lavoratori del settore privato e per il settore pubblico.

Sono, poi, previste delle formule di pensionamento anticipato per le quali sono necessari dei requisiti extra, rispetto all’età anagrafica e a quella contributiva, che consentono di sfruttare il maxi-scivolo e andare in pensione prima dei 67 anni.

Il nostro sistema pensionistisco consente di ottenere la pensione anticipata per chi ha 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne.

Chi ha iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996 si trova nella “fascia di calcolo” totalmente contributiva: questi tuttavia potranno ottenere il pensionamento anticipato all’età di 64 e con almeno 20 anni di contribuzione.

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Pensionamento anticipato: gli altri casi

Il lavoratore precoce, ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare prima della maggiore età, ha diritto al pensionamento anticipato. Ciò vale, in ugual misura, su uomini e donne.

Infatti, può contare sul pre pensionamento chi ha 41 di contributi, su 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età.

Opzione donna, è la forma di pensionamenti anticipato per lavoratrici del settore privato ed autonomo. Questa opzione consente di andare in pensione a 58 anni d’età nel caso delle lavoratrici del settore privato e a 59 anni nel caso delle lavoratrici del settore autonomo, con almeno 35 anni di contributi.

Infine, l’Ape Sociale permette a disoccupati, invalidi (superiore o uguale al 74%) caregivers (ossia chi fa assistenza a persone disabili a tempo pieno da almeno 6 mesi) e addetti a mansioni gravose di andare in pensione con almeno 63 anni e 30 anni di contributi versati.

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