Per una virgola sbagliata, diventa milionario: l’incredibile storia svelata da Striscia

Nonostante la disoccupazione, la richiesta di assegni familiari è stata negata due volte. Per l’uomo arriva dall’Inps una doccia gelata: possiede quasi un milione di euro. Solo che non li ha…

Assegno Inps di 552 Euro, i disoccupati possono chiederlo: ecco come
Fonte foto: (Pixabay)

Una vicenda che ha del paradossale quella accaduta ad Antonio, lavoratore disoccupato della provincia di Avellino. L’uomo, residente ad Ariano Irpino, nonostante le sue condizioni lavorative si è ritrovato di colpo a essere… milionario. Il problema è che si tratta tutt’altro che di un colpo di fortuna. Come reso noto da Striscia la Notizia, tramite l’inviato Luca Abete l’uomo avrebbe invano richiesto gli assegni familiari come forma di sostegno in quanto privo di un’occupazione stabile.

Richieste che, puntualmente, venivano rifiutate. L’uomo ha quindi cercato di vederci chiaro e la risposta ha sorpreso innanzitutto lui stesso. Anzi, letteralmente sconvolto in quanto, secondo l’Istituto di previdenza sociale, Antonio risultava non benestante ma addirittura plurimilionario. Un errore naturalmente, ma finora costato carissimo all’uomo. Altro che milioni.

Se svegliarsi la mattina con un milione in tasca è il sogno di ogni persona, quello di Antonio è stato come ritrovarsi un pacco di ghiaccio nel letto. A luglio, infatti, dopo essere rimasto disoccupato aveva inoltrato richiesta di disoccupazione, prontamente accettata. Ma gli assegni familiari, per i quali aveva a sua volta inoltrato domanda, non arrivano. Per ben due volte, infatti, l’Inps respinge la richiesta.

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Per una virgola sbagliata, diventa milionario: ora il disoccupato è finito nei guai

i conti sbagliati

Recatosi al patronato per chiedere spiegazioni, arriva la doccia gelata: “Sosteneva che io fossi in possesso di un milione di euro”. Figurarsi. Secondo quanto risultava, Antonio era in possesso di un reddito di oltre 999 mila euro, una cifra da capogiro che, naturalmente, lui non aveva mai detenuto. L’Inps stessa ha parlato di “redditi dichiarati non corrispondenti alle spettanze istruttorie”. Per Antonio, tuttavia, in ballo non c’erano né grosse vincite né tantomeno eredità da qualche zio d’America.

La disavventura, infatti, ha avuto origine probabilmente a causa di un errore di trascrizione, che ha posto la virgola dei decimali in una posizione sbagliata. O meglio, questa è l’ipotesi del protagonista della vicenda, al quale nessuno ha fornito una spiegazione concreta, nemmeno con l’aiuto dell’inviato di Striscia. “Ripeti la domanda”, il consiglio. Già fatto e già sperimentato il flop. Sperando che qualcuno, infine, si accorga dell’errore.

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