Cashback, rimborsi a rischio: l’incubo che vivranno in molti

Brutte notizie per tutti coloro che hanno deciso di aderire al programma cashback. I rimborsi, infatti, sembrano essere a rischio. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

cashback adobe

Il cashback è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2020. Lo scopo è quello di incentivare i pagamenti con strumenti elettronici, grazie alla restituzione in denaro di una percentuale di quanto pagato in modalità cashless. In particolare è previsto un rimborso del 10%, fino ad un massimo di 150 euro, nel caso in cui si riescano a registrare almeno 50 transazioni nel corso del semestre.

Un’iniziativa che ha riscosso in poco tempo un gran numero di adesioni, ma che a breve potrebbe riservare delle brutte sorprese. Oltre ai vari problemi tecnici riscontrati con l’utilizzo dell’app IO, infatti, sembra che i soldi potrebbero non essere più disponibili. Ad alimentare i dubbi in merito, inoltre, l’attuale crisi di governo, in seguito alla quale si potrebbe assistere ad un netto taglio di numerosi bonus. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono i possibili scenari riguardanti il piano cashback.

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Cashback, rimborsi a rischio: cosa c’è da sapere

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App Io (Fonte foto: web)

Da alcune settimane è iniziato ufficialmente il programma cashback, con molti utenti che hanno dovuto fare i conti con le prime problematiche di carattere tecnico, come ad esempio il mancato inserimento di alcune transizioni. Se tutto questo non bastasse, a breve si potrebbe dover fare i conti con alcune brutte sorprese riguardanti i rimborsi. Quest’ultimi, infatti, sembrano essere davvero a rischio. Ma per quale motivo? Uno dei principali problemi è da rinvenire nella crisi di governo in corso, in seguito alla quale si potrebbe assistere ad un taglio proprio del bonus cashback.

A destare particolare attenzione, in tal senso, è una proposta di Italia Viva, a quanto pare sostenuta anche da Forza Italia, che chiede il trasferimento dei 4,7 miliardi di euro stanziati per il bonus cashback 2021/2022 nel Decreto Ristori 5. In questo modo, infatti, sarebbe possibile dare un aiuto alle attività maggiormente colpite dalle restrizioni imposte al fine di contrastare la diffusione del coronavirus. Una proposta che, se dovesse tramutarsi in realtà, comporterebbe inevitabilmente delle conseguenze per quanto riguarda il piano cashback. Entrando nei dettagli, infatti, è possibile ipotizzare i seguenti scenari:

  • Stop in itinere del programma cashback. In pratica si potrebbe fissare una data, prima della scadenza del semestre in corso, a partire dalla quale non verrebbero più conteggiati gli acquisti al fine di ottenere il rimborso.
  • Rimborso cashback solo per gli acquisti fino al 30 giugno. In questo caso il programma funzionerebbe solamente per il primo semestre, mentre verrebbe bloccato per la seconda parte del 2021 e anche per tutto il 2022.

Non resta quindi che attendere i futuri risvolti per vedere quali saranno le decisioni in merito al cashback e se i rimborsi verranno ancora garantiti oppure no.

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