Quello che le regole del cashback non dicono

Nel cashback sono previste tutte una serie di regole che bene o male abbiamo capito tutti. Esistono, però, delle altre regole che pochi sanno. Vediamo quali sono.

Cashback transazioni sparite
(Fonte foto: web)

Le regole sono quelle indicate nelle FAQ del servizio, le quali prevedono che:

1. Fermo restando il rimborso previsto dagli articoli 6 e 7, ai primi centomila aderenti che, in ciascuno dei periodi di cui all’articolo 6, comma 2, abbiano totalizzato il maggior numero di transazioni regolate con strumenti di pagamento elettronici è attribuito un rimborso speciale pari a 1.500,00 euro. A parità di numero di transazioni effettuate è prioritariamente collocato in graduatoria l’aderente la cui ultima transazione reca una marca temporale anteriore rispetto a quella dell’ultima transazione effettuata dagli aderenti che abbiano totalizzato lo stesso numero di transazioni. Al termine di ogni periodo di riferimento, il conteggio del numero di transazioni regolate con strumenti di pagamento elettronico parte da zero per ognuno degli aderenti.

2. I rimborsi speciali sono erogati entro 60 giorni dal termine di ciascun periodo di cui all’articolo 6, comma 2.

A contrario di quello che si poteva pensare le regole non prevedono:

  1. un massimale di spesa;
  2. una cifra minima di spesa, o di reiterazione della stessa;
  3.  numero massimo di operazioni eseguibili in un certo tempo;
  4. alcuna limitazione nel frazionamento della spesa.

Con riferimento all’ultimo punto, questo significa che si può chiedere il pagamento per ogni singolo bene acquistato e non sul totale dell’acquisto.

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Cashback: il numero di acquisti è illimitato

Per quanto riguarda la frequenza dei pagamenti: “l’articolo 1, commi 288 e 289, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, che prevede l’adozione, […] di uno o più decreti per definire le condizioni, i casi e i criteri per l’attribuzione di tale rimborso, anche in relazione ai volumi e alla frequenza degli acquisti, le forme di adesione volontaria, gli strumenti di pagamento elettronici e le attività rilevanti, sempre ai fini dell’attribuzione del rimborso”.

Per capire se il bonus previsto dal cashback sia una cosa per furbi o meno bisognerà attendere che molte persone abbiano superato le 50 transazioni.

In caso di esito negativo sarà necessario un intervento del Governo, al fine di reprimere questi comportamenti.

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