Libretti di Risparmio postale, brutte notizie, scatta la patrimoniale

Brutte notizie per i titolari di libretti di Risparmio postale. Oggi, giovedì 31 dicembre 2020, è il giorno della patrimoniale. Ecco di cosa si tratta e in cosa consiste.

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Fonte: Pixabay

Oggi, 31 dicembre 2020, è l’ultimo giorno dell’anno e la maggior parte delle persone sono alle prese con i preparativi per accogliere l’inizio del 2021. Una festività da trascorrere in modo diverso dal solito, per via delle varie restrizioni volte a contrastare la diffusione del Covid.

Oltre ad augurarsi un anno migliore rispetto a quello che si sta concludendo, i titolari di Libretti di Risparmio postale devono fare i conti con la cosiddetta patrimoniale. Si tratta in pratica dell’imposta di bollo che, in realtà, si applica anche a molti altri tipi di prodotti finanziari, quali buoni fruttiferi, conti depositi, conti correnti e così via. Spesso date per scontate e in un certo senso dimenticate, in realtà si tratta di vere e proprie mini patrimoniali che, seppur in minima parte, finiscono per incidere sul proprio portafoglio.

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Libretti di Risparmio postale, è il giorno della patrimoniale: si paga l’imposta di bollo

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A partire dai conti correnti, passando per i conti deposito, fino ad arrivare appunto ai Libretti di Risparmio postale, spesso ci si ritrova a dover pagare tasse e imposte, dandole quasi per scontate. Oggi 31 dicembre, ad esempio, si paga l’imposta di bollo che può essere considerata una vera e proprio mini patrimoniale. Il libretti postale, ricordiamo, rappresenta da oltre un secolo uno strumento molto popolare per via dei bassi costi di gestione e la sicurezza. Viene considerato, infatti, come un mezzo utile per mettere al riparo i propri risparmi.

Anche questo strumento, però, presenta dei costi, tra cui l’imposta di bollo. A partire dall’1 gennaio 2012, infatti, il D.L. n. 611 del 6/12/2011 ha introdotto l’imposta di bollo anche sui Libretti di Risparmio postale. Il suo costo è pari a 34,20 euro annui per le persone fisiche e viene applicata quando il valore medio di giacenza complessiva dei Libretti supera i 5 mila euro. Bisogna pagare 100 euro di imposta di bollo, invece, in caso di soggetti titolari diversi dalle persone fisiche, quali associazioni, società ed Enti, a prescindere dal saldo del libretto. Tale imposta, inoltre, non tiene conto dell’età e riguarda anche i Libretti speciali dedicati ai minori di 18 anni.

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