Vaticano: misteriosi bonifici milionari per l’Australia

Ancora polemiche al Vaticano. Non si parla più di pedofilia, stavolta l’attenzione va sui bonifici per la Santa Sede in Australia

Ingresso al Vaticano (Fonte foto: web)

Ancora il Vaticano sotto i riflettori. Cosa sta succedendo stavolta alla casa della Chiesa? In realtà è un mistero che si sta perpretando negli anni e riguarda i bonifici partiti dai confini di Roma, presso la Santa Sede australiana.

1 milione e 400 mila euro totali ed a chiedere spiegazioni, sono gli stessi vescovi oceanici, dopo che il cardinale George Pell, l’ex ministro dell’economia vaticana, aveva insinuato più di qualche dubbio.

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Bonifici partiti dal Vaticano: cosa c’è sotto

In realtà indagini sui famosi bonifici Vaticano-Australia, c’erano già state. L’ente statale di controllo per i reati finanziari, Austrac (Australian Transaction Reports and Analysis Centre), non trovò nulla di sospetto, quando mise gli occhi sulle transazioni avvenute tra il 2014 ed il 2020. In questo lasso di tempo, lo Stato della Città del Vaticano ha trasferito in Australia 2,3 milioni di dollari australiani in più di 400.000 transazioni, ma la conferenza episcopale non ne saprebbe nulla.

Ma le cose non si sono fermate, perché stavolta l’arcivescovo di Brisbane, monsignor Mark Coleridge ha riacceso le luci su questo dilemma irrisolto. In una sua intervista al giornale The Australian, l’ecclesiastico ha fatto sapere che gli stessi vescovi potrebbero chiedere i conti ad Austrac, da poter controllare alla luce del sole. Inoltre, i vescovi australiani stessi, vorrebbero chiedere direttamente al Papa, un’indagine interna per svelare l’arcano una volta per tutte.

I bonifici di cui sopra, sono emersi all’interno dell’indagine da parte della magistratura vaticana dell’acquisto del palazzo a Londra con i fondi riservati della Segreteria di Stato. E la cosa più oscura la ipotizza il cardinale George Pell, reduce da un’inchiesta per pedofilia in cui è risultato poi, non colpevole. Quei soldi, sarebbero serviti per pagare i testimoni in suo sfavore. Quanto ci sarà di vero?

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